Dakar 2024, grossa sorpresa al via: giapponesi uniti, progetto senza precedenti

La prossima edizione della Dakar in scena in Arabia Saudita vedrà al via una sorpresa assoluta. Ecco cosa dovremo aspettarci.

C’era una volta il mondo delle competizioni di alto livello, quello in cui si studiavano soluzioni alternative e all’avanguardia da applicare alle auto stradali per renderle più efficaci e moderne.  Oggi la situazione è leggermente cambiata. Le esigenze relative alla sostenibilità e all’abbattimento delle emissioni ha portato l’automotive a mettere il turbo e ad utilizzare le corse solo come test, una possibilità in più di affinamento.

E questo è quanto accadrà alla Dakar del 2024. Il prossimo gennaio la maratona motoristica più pericolosa in assoluto, vedrà al via un veicolo sperimentale, che renderà le vetture elettriche materia del passato.

Dakar 2024, grossa sorpresa al via: giapponesi uniti, progetto senza precedenti
Dakar – Fuoristrada.it

Si tratta di una prova importantissima che potrà dimostrare l’effettiva competitività di questo tipo di alimentazione. Per chi non lo sapesse, la gara a cui facciamo riferimento si svolge nel deserto, tra dune e sabbia e ovviamente con temperature molto elevate. Va da sé che si tratta di un terreno particolarmente probante, in grado di mettere fortemente sotto stress sia le componenti meccaniche, sia quelle elettroniche. Ne consegue che se si vuole collaudare un nuovo mezzo è il modo ottimale per farlo.

Sorpresa alla Dakar, cosa vedremo alla partenza

La notizia arriva direttamente dal Giappone ed è stata diffusa dall‘Associazione HySE. Il prototipo da lei sviluppato e spinto da un motore ad idrogeno, dal nome HySE-X1, sarà ai nastri di partenza della manifestazione che comincerà il 5 gennaio per chiudersi il 19, nella categoria Mission 1000, creata esattamente per favorire l’ingresso di veicoli a basso o privi di impatto ambientale.

Per chi non lo sapesse dietro a questa organizzazione ci sono i più grossi costruttori nipponici, ovvero Honda, Yamaha, Kawasaki, Suzuki e Toyota, che molto stanno investendo in questo genere di studi.

Su come sarà effettivamente la vettura resta un punto interrogativo. Ciò che è stato reso noto è che appunto sarà equipaggiata di propulsore endotermico 1.0 litri alimentato ad idrogeno di derivazione motociclistica. La preparazione dell’auto e la sua manutenzione sarà affidata alla Overdrive Racing, squadra piuttosto importante che per anni ha seguito piloti specializzati nei rally raid come  il qatariota Nasser Al-Attiyah.

I costruttori giapponesi si uniscono per portare l'idrogeno alla Dakar
L’idrogeno protagonista della Dakar 2024 (Canva) -Fuoristrada.it

Abbiamo deciso di partecipare perché sappiamo essere un evento dalle lunga storia e tradizione“, le parole del presidente e direttore esecutivo del centro di ricerca e sviluppo Yamaha Kenji Komatsu in occasione del Japan Mobility Show riprese dal sito hdmotori.it. “Inoltre è il palcoscenico ideale per comunicare e rendere comprensibile l’esito dei nostri studi. Poter gareggiare ci darà inoltre la chance di identificare possibili difetti. oltre che di perfezionare la tecnologia nell’ottica della sua applicazione nella mobilità quotidiana”.

Negli ultimi anni la Dakar si è dimostrata una valida piattaforma promozionale anche per gli EV. Va ricordato che ogni tappa in programma è lunga oltre 300 km, ciò significa che grande lavoro deve essere fatto anche sull’autonomia. A questo proposito nel 2022 Carlos Sainz, noto pilota di rally, ha scritto una pagina importante nella storia dei mezzi a spina, aggiudicandosi la terza speciale della gara, al volante della sua Audi RS Q e-tron e quindi battendo anche  i colleghi con motore endotermico.

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