Vende la sua auto all’asta, ma fa un’offerta e vince: clamoroso errore del proprietario, episodio assurdo

Episodio curioso per un venditore: la sua auto va all’asta, ma per errore il proprietario fa l’offerta e vince. Il caso.

Quando si decide di vendere un proprio oggetto all’asta, si sa, l’obiettivo primario è sempre quello di monetizzare il più possibile. Lo sa bene chi è abituato ad una certa modalità di vendita e di acquisto. Lo sanno ancora meglio i proprietari ed in particolare quelli che all’asta scelgono di vendere i propri veicoli. Perché in questo caso, quando si batte un’auto all’asta, il motivo è presto detto: l’auto ha valore e quindi si spera di monetizzare il più possibile. Ma come in tutte le cose umane, anche nelle aste si può sbagliare. Non escluse dunque quelle per le auto.

Vende la sua auto all'asta, ma fa un'offerta e vince: clamoroso errore del proprietario, episodio assurdo
Auto all’asta – Fuoristrada.it

Certo ha del clamoroso quanto recentemente capitato ad un uomo che cercava di vendere la sua auto all’asta. Per un errore l’auto è stata battuta ed acquistata…dal proprietario stesso!

Errore durante un’asta: il proprietario compra l’auto che aveva venduto!

Succede tutto in pochi istanti ma tanto basta per far passare questo come uno dei casi di asta più clamorosi probabilmente della storia. La piattaforma dell’asta è Bring a Trailer, nota perché spesso vengono vendute automobili. Un uomo è intenzionato a vendere al miglior offerente la sua Mercedes AMG G63, un autentico carrarmato.

Le offerte per questo Classe G salivano, lentamente come spesso accade, salvo poi intensificarsi improvvisamente ora dopo ora. Avvicinatosi inesorabile il termine ultimo dell’asta, l’ultima offerta era ferma a 86.000 dollari. Un prezzo mediamente alto, ma non per il venditore. Che a questo punto è entrato in azione: questi ha cominciato a fare offerte al ribasso, nel tentativo di arrivare ad un’offerta finale maggiore.

Vende la sua auto all'asta, ma fa un'offerta e vince: clamoroso errore del proprietario, episodio assurdo
Mercedes-AMG G 63 (Mercedes Media Press) – Fuoristrada.it

Certo, forse il venditore non lo sapeva. Ma l’errore è clamoroso: il sito su cui si tiene l’asta applica una commissione aggiuntiva del 5% al prezzo finale dell’offerta. Ma solo se l’offerta si avvicina entro il 5% della riserva dell’auto, allora rinuncia alla commissione.

Una politica totalmente ignorata dal venditore, che ha sborsato in pratica 4.300 dollari in più rispetto all’offerta iniziale. Invano, questi ha tentato di convincere il sito ad accettare l’offerta più alta successiva, che era di un amico del venditore, anche lui intento a inviare offerte false.

Da qui la decisione irrevocabile di Bring a Trailer, che ha considerato l’auto venduta a chi voleva in principio disfarsene: il prezzo totale, pagato dal venditore-acquirente, è stato di 90.300 dollari. Ovverosia la somma dell’offerta da 86.000, aggiuntiva di commissione da 4.300 dollari. Una beffa clamorosa.

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