Sapere quanto costa una ricarica dell’auto elettrica è piuttosto semplice con questo rapido calcolo. In pochi lo conoscono ma è molto efficace
Capire quanto si spende per effettuare una ricarica è di fondamentale importanza e rispetto a quanto avviene al distributore con benzina e diesel non è magari così immediato e intuibile. Ecco perché bisogna utilizzare questo facile metodo. 
Lo sviluppo e la diffusione dei Bev (nuovi veicoli elettrici) sta influendo anche sul mercato italiano. Al di là di una predilezione per gli ibridi plug-in, anche le auto a batteria sono in crescita a livello di vendite. Una transizione che dovrà arrivare a compimento entro il 2030 (o 2035) e che riguarderà tutti i paesi europei (e gran parte del mondo).
Il problema principale nello sposare l’elettrico è sempre relativo ai costi. Ovviamente quando si fa riferimento ad una macchina di questo tipo bisogna tenere presente la spesa per l’acquisto (di media senza esagerare con le prestazioni 30mila euro), la ricarica alla colonnina e la manutenzione.
Inoltre non può essere tralasciata l’importanza di avere una rete di ricarica diffusa e disponibile sul territorio, per non correre rischi di rimanere senza energia. In questo senso è davvero indispensabile poter contare su una ricarica diretta a casa, da poter effettuare ogni sera per il giorno seguente. Comodità che ovviamente si paga, il dubbio è quanto? Quanto effettivamente costa una ricarica della batteria della nostra automobile in bolletta? Un calcolo non così semplice da ottenere, vediamo il perché.
Auto elettriche, quanto costa ricaricarle a casa: il calcolo della bolletta
Quando andiamo a calcolare il costo pure della ricarica domestica di un’automobile elettrica dobbiamo escludere dal totale della bolletta tutti i costi fissi che pagheremmo comunque per alimentare i macchinari domestici. Inoltre vanno tenute presente sia le “Spese trasporto e gestione contatore” sia le “Spese per oneri di sistema”. In più non va dimenticato il peso del Canone Rai, ovvero circa 18 euro. 
Scomponendo in questo modo la spesa si dovrebbe arrivare al costo reale destinato ad ogni kWh di ricarica della batteria della nostra auto. Il problema per essere davvero precisi e stabilire con esattezza tutti quelli che sono i costi fissi effettivi. Questo perché, ad eccezione del Canone Rai, anche le voci “trasporto” e “oneri di sistema” comprendono quote variabili che la stessa Enel non specifica. Lo stesso carico fiscale di Iva e accise è calcolato cumulativamente, rendendo ancor più dura la definizione dell’esatto importo di ricarica della vettura elettrica con la colonnina di casa.
Insomma per capire meglio il tutto servirebbe (e probabilmente arriverà in futuro) una bolletta più leggibile e meglio suddivisa nelle varie voci, con un occhio specifico proprio ai nuovi Bev.