Stop in Formula 1, sanzione pesantissima: cosa sta succedendo

Il suo futuro in F1 resta incerto, coinvolti anche gli avvocati. A che punto siamo con la vicenda e quali possibili soluzioni.

E pensare che aveva un contratto ancora in essere e anzi stava per  iniziare a gareggiare ed invece è stato fermato.  La sua storia, per certi versi, ha ricordato quella di Pastor Maldonado, convinto di poter prendere parte al campionato 2016 di F1 e al contrario lasciato a casa.

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La griglia della F1 potrebbe vedere un ritorno (Ansa) – Fuoristrada.it

In quel frangente il venezuelano si sentiva con le spalle coperte, protetto dallo sponsor personale PDVSA, ma la morte del presidente del Venezuelano Hugo Chavez, fece sì che il denaro necessario per proseguire nel percorso non ci fosse più e così dall’oggi al domani, praticamente alla vigilia dei test invernali venne messo alla porta dalla Lotus.

Mazepin costretto all’addio alla F1, come finirà la storia

In questo caso i soldi non c’entrano o c’entrano solo parzialmente. Sì perché Nikita Mazepin, aveva chiuso al secondo posto il campionato di GP3 nel 2018, ma poi non era stato capace di ottenere più nulla di sostanzioso, riuscendo ugualmente a conquistarsi un posto nel Circus grazie ai rubli di papà Dmitry, il quale, dopo aver individuato nella Haas in crisi finanziaria il luogo perfetto dove far approdare il figlio, propose come partner la sua Uralkali dando corpo alla promozione, per alcuni immeritata.

Anche per questo motivo, il moscovita è stato sempre guardato con sospetto e i riscontri della pista non lo hanno aiutato di certo. Complice una monoposto bloccata nello sviluppo al 2020, il suo 2021 sarà costellato di insuccessi e in parte di incidenti. Confermato per il 2022 nonostante tutto, avrebbe dovuto dimostrare di non essere semplicemente un valigiato.

Allo scoppio della guerra in Ucraina nel mese di febbraio, a dispetto della decisione del CIO di aprire agli atleti russi purché senza bandiera e neutrali, la scuderia americana optò per il licenziamento in tronco e la rimozione dalla macchina degli adesivi dell’azienda di cui il genitore è presidente.

E come noto la notizia non è stata accolta bene, tanto che subito è partita una causa. Certo, il biondo non è stato a piangersi addosso, visto che ha dato vita ad un’associazione per aiutare gli atleti connazionali, ma soprattutto si è dedicato all’intrattenimento, organizzando eventi esclusivi destinati a clienti facoltosi.

Nikita Mazepin formula 1
Nikita Mazepin può tornare in F1 (Ansa) -Fuoristrada.it

Eppure il suo desiderio di tornare al volante continua ad essere immutato.  Di recente la Corte di Giustizia della UE si è espressa a favore della rimozione dei veti nei suoi confronti e già lo scorso marzo gli aveva dato il via libera per eventuali contrattazioni nel Vecchio Continente.

Stando a quanto confermato dal suo legale all’agenzia di stampa Tass, attualmente il giovane driver avrebbe quindi riottenuta la facoltà di accordarsi con una squadra e ricevere compensi per proseguire la propria carriera agonistica. Da quanto si può vedere però, non è che ci sia proprio la coda per farlo firmare, ma per il 2024 o forse il 2025 potrebbero esserci dei cambiamenti.

Per l’avvocatessa Anna Antseliovich, ex responsabile dell’antidoping russo, qui però subentrano fattori commerciali che vanno oltre la mera questione della nazionalità, dunque l’avvenire del 24enne nel motorsport sarebbe tutt’altro che scontato.

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