Porsche chiede aiuto al governo: servono nuovi stimoli

Nonostante gli ottimi risultati ottenuti nel 2022 Porsche si appella all’esecutivo. Ecco le vere ragioni del suo gesto. 

Quello concluso lo scorso dicembre è stato un anno davvero d’oro per il marchio Porsche. Mai nella sua storia aveva venduto tanto, addirittura rispetto al 2021 ha registrato un incremento del 16%, in barba alle criticità che continuano ad affliggere l’automotive per la crisi dei microchip e l’incremento dei prezzi. Si sa però, che l’industria del lusso patisce di meno, in quanto persone  in grado di poter fare certi tipi di acquisti continuano ad esserci a dispetto di tutto.

Chiamato a dare una motivazione di questo successo degno di nota, l’amministratore delegato Pietro Innocenti ha evidenziato quanto importate sia la fama del brand che dopo 75 primavere rappresenta ancora un sogno per molti, quindi ne ha sottolineato la professionalità e l’attenzione al cliente che così si sente coccolato, la cura per il dettaglio e il continuo aggiornamento per non restare mai indietro, nonché l’occhio attento al tema sostenibilità.

Porsche chiede aiuto al Governo
Porsche (ANSA) – Fuoristrada.it

A tal proposito l’intento è chiaro. La Casa tedesca ha reso noto che già per il 2025 la metà della sua gamma sarà elettrica, mentre per il 2030 lo sarà per l’80%. “Questo percorso è cominciato nel 2019 con la presentazione della Taycan, la nostra prima macchina full electric“, ha affermato a Il Giornale.

Per il 2024 in programma c’è l’uscita del SUV Macan a zero emissioni, della due porte 718 e della Cayenne, entrambe rigorosamente a spina.

Nel dipartimento italiano ci siamo impegnati a velocizzare la conversione lavorando sull’infrastruttura di ricarica“, ha spiegato il CEO.

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L’impegno ha dunque  riguardato l’installazione delle colonnine, per molti vero handicap per la diffusione degli EV lungo lo Stivale. “In realtà su quasi 20mila veicolo, ci sono 45mila punti per il recharge, quindi dire che non siamo pronti è un falso mito“, ha attaccato convinto che il Bel Paese abbia tutto per passare all’elettrico.

Quello che a suo avviso ancora non ci sarebbe rispetto alle nazioni nord europee dove la tecnologia è ampiamente in uso da tempo, è un piano di detassazione e di ecoincentivi, concessi in parte solo di recente. In più non sarebbe stato fatto niente per convincere gli automobilisti al passaggio a questo tipo di alimentazione. “A rallentare gli acquisti è il timore di non riuscire a ricaricare l’automobile rapidamente e con facilità“, ha rimarcato.

Futuri progetti Porsche
Presto la Porsche 911 in versione elettrica (Ansa) – Fuoristrada.it

Per gli amanti storici del costruttore germanico è in fase di studio anche un altro progetto, quello di elettrificazione della mitica 911, il suo modello forse più iconico. Come svelato dal manager si starebbe cercando di capire come agire e come muoversi per non snaturarla.

Per concludere, qualche parola è stata dedicata al Porsche Experience Center costruito in Franciacorta nel 2021 per dare l’opportunità ai potenziali clienti di saggiare percorsi in pista e su terra, con esperienze di guida esclusive. “Per adesso ne abbiamo erogate cinquemila, a cui vanno sommate quelle legate ad eventi. A convincere le persone è stata la nostra grande attenzione per il dettaglio, ben oltre la semplice prova in circuito“, ha terminato svelando la creazione di un futuro nuovo format di manifestazione denominato “Destination”.

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