Così il “pieno” costa meno: gli abbonamenti da non perdere assolutamente

Avete un’auto elettrica e desiderate risparmiare con la ricarica? Ecco tutti i consigli utili per farlo. L’operazione è semplicissima.

Ormai è assodato che acquistare una vettura a spina sia costoso ed ecco perché, specialmente in Italia, per via delle tante difficoltà economiche che ci sono, la tecnologia fa ancora fatica a convincere gli automobilisti a preferirla alla classica benzina o al diesel. Tuttavia, è altrettanto noto come la sua gestione sia più conveniente, quindi si spende di più prima, per risparmiare poi.

Auto elettrica, come risparmiare
Auto elettrica – Fuoristrada.it

E non si parla soltanto della manutenzione tecnica, ma anche delle tasse come il bollo o la ricarica. Fare il pieno di energia è meno oneroso che rifornirsi di carburante, e lo è ancora di più se si utilizza un metodo in particolare.

Ricarica auto elettriche, come risparmiare

Ci riferiamo agli abbonamenti. Questi consentono di conservare un po’ di euro, in particolar modo se si usa molto l’auto e quindi si deve fare il recharge con una certa frequenza.

Il suo funzionamento prevede una quota mensile da versare e in cambio si hanno un tot di kWh da consumante. Superato tale quantitativo pre-stabilito si comincia a pagare a consumo, o comunque un’extra-tariffa.

Se il pay-per-use, a differenza delle premesse, finisce per far schizzare in alto le somme necessarie, con l’abbonamento si riesce davvero a trarre dei benefici.

Vediamone ora alcuni tipi partendo dall’A2A E-Moving. Qui il contratto è suddiviso in Small, Medium, Large ed Extra Large a seconda dei kWh a disposizione. L’offerta base è di 16 euro mensili per 30 kWh, quindi si passa a 29 euro per 80 kWh, a 60 euro per 180 kWh e 90 euro per 280 kWh. Al kWh si spendono 0,53, 0,36,0,33 e 0,32 centesimi di euro, decisamente di meno rispetto alla proposta ad utilizzo che arriva a toccare anche i 0,79 centesimi.

La Duferco presenta un’unica possibilità da 129 euro per 200 kWh al mese. Eventualmente si possono usare le prepagate valide per tre mesi. Si va da 65 euro per 100 kWh, a 95 e 249 euro per 150 e 400 kWh. La cifra richiesta è di 0,64 centesimi al kWh.

Poi abbiamo la Enel X Way, che garantisce tre fasce suddivise in City, Travel e Travel Plus. La prima per 49 euro concede 80 kWh, la seconda per 79 euro 160 kWh e la terza per 129 euro fornisce 320 kWh. In caso non si liberasse la presa al termine della ricarica si viene addebitati di un extra. Il costo oscilla tra i 0,40 e i 0,61 centesimi al kWh.

La Ionity concede la formula Passport. Bastano 11,99 ogni trenta giorni per fare il pieno di energia a 0,59 centesimi al kWh.

Auto elettrica, come risparmiare
Con gli abbonamenti è possibile risparmiare per la ricarica (Ansa) – Fuoristrada.it

Hera propone invece l’offerta Flat. Con 30 euro si hanno 50 kWh. Se si eccede si devono versare 0,84 centesimi a kWh in più consumato.

Con Plenitude Be Charge si ha la possibilità di stipulare quattro tipi di abbonamento: il Be Light da 20 euro per 50 kWh; il Be Regular da 38 euro al mese per 100 kWh; il Be Large 250 per 90 euro e 250 kWh e il Be Electric 500 per 175 euro in cambio di 500 kWh.

Se poi si possiede una Tesla con il Supercharger si spendono 051 centesimi a kWh nelle ore di punta, ovvero dalle 16 alle 20, mentre fuori da questi orari la somma cala a 0,46 centesimi. La notizia è che si possono attaccare anche macchine di altri produttori al prezzo da 0,62 a 0,69 centesimi.

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