SBK, ci vogliono delle moto particolari: ecco quali si usano per correre

La SBK è cresciuta moltissimo negli ultimi anni, tanto da diventare una delle competizioni più seguite al mondo, anche grazie alle sue moto.

La Ducati non sta dominando in maniera evidente soltanto nella MotoGP, ma sta imponendo la propria legge anche in Superbike. Nel 2022 Alvaro Bautista ha potuto vincere il suo primo Mondiale e ha riportato il sorriso a Borgo Panigale dopo ben 11 anni.

SBK, ci vogliono delle moto particolari
SBK, ecco quali si usano per correre (Fonte: Ansa Foto)

Era infatti dai tempi di Carlos Checa che la Ducati non riusciva a vincere il Mondiale della SBK, con Bautista che è stato il grande dominatore. Quest’anno le cose stanno andando ancora di più per il verso giusto, con la superiorità della casa italiana che è evidente.

Nei primi cinque weekend dell’anno, la Ducati ha infatti vinto la bellezza di ben 14 gare su 15, con la sola caduta di Bautista nella SuperPole Race in Indonesia che ha portato al successo di Razgatlioglu. Non solo Ducati dunque, ma anche grandi marchi come Yamaha, Kawasaki, Honda e BMW vi partecipano.

Gli investimenti sono sempre maggiori e sono la chiara e netta testimonianza di un movimento che è in netta crescita. La Superbike nacque nel 1988 con l’intento di dimostrare quale potesse essere la miglior moto di serie del mondo.

Questo è il criterio principale per poter partecipare al Mondiale, ma non è l’unico limite. Bisogna comunque ricordare come il motore venga modificato e migliorato tra la versione di serie e quella in gara, ma la stragrande maggioranza delle componenti sono le stesse, partendo dalle dimensioni. Ci sono tante norme che regolano il mondo della SBK, ma forse la più importante di tutte è una molto particolare.

SBK e il “Price cap”: ecco quanto possono costare

Trattandosi di moto di serie qualcuno potrebbe pensare che per poterle far correre in pista gli ingegneri possano progettare un mezzo eccezionale e messo in vendita in pochissimi esemplari a prezzi folli per poter partecipare. Non è così facile, infatti le moto devono rispettare per prima cosa un “price cap”.

SBK, il limite di prezzo delle moto
SBK, si possono usare solo queste (Fonte: Ansa Foto)

Il costo massimo di queste moto, nella loro versione di serie, dovrà essere di 40.000 Euro. In realtà in questo 2023 è stato concesso un piccolo bonus in quanto il costo della manodopera e dei pezzi di ricambio è cresciuta considerevolmente vista la guerra tra Russia e Ucraina.

Non è impossibile che in futuro si possa stabilire un definitivo aumento del valore delle moto, ma al momento si rimane su questo limite e la moto dovrà presentare una produzione di almeno 500 esemplari. A esso ci deve anche essere una grande attenzione al motore che può essere di due tipi.

Nel primo caso le Scuderie hanno modo di utilizzare un 4 cilindri da 1000 di cilindrata, mentre nella seconda evenienza potranno adottare un bicilindrico da 1200 di cilindrata. In questo modo la potenza che possono erogare varia tra i 230 e i 250 cavalli e questo fa sì che la velocità di punta possa toccare anche i 330 km/h.

Sono delle motociclette che dunque permettono di toccare delle prestazioni sensazionali. La differenza con la MotoGP è comunque netta, ma nonostante questo gli appassionati stanno premiando la crescita e la costanza della SBK.

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