Addio taxi, caos in Italia: il no definitivo scatena le proteste

Niente più taxi, esplode la protesta in Italia dopo la decisione dell’Assessore alla Mobilità. Nessuno si aspettava una scelta del genere

Dopo la pandemia l’Italia ha senza ombra di dubbio ampliato il numero dei suoi visitatori e, come normale che sia, non tutti hanno voglia di affittare una macchina o di prendere i mezzi pubblici una volta sbarcati. La soluzione in questo caso si chiama taxi. Un servizio comodissimo che senza troppe criticità, salvo quelle del traffico, ti porta direttamente a destinazione.

taxi a milano
Taxi (fuoristrada.it)

Dunque, a fronte della presenza sempre più importante di turisti, alcuni sindaci hanno domandando l’aumento delle licenze, ipotizzando addirittura l’incremento di mille vetture, ma almeno per adesso non si è arrivati al via libera.

E mentre si gioca il testa a testa nelle sale della politica, le difficoltà di chi è alla ricerca di qualcuno che lo conduca alla meta continuano ad essere molte, in particolare nelle ore notturne di sabato e domenica, quando vi è un alta concentrazione di persone che defluisce dai locali della movida.

Caos licenze taxi a Milano, cosa sta frenando la trattativa

Dal canto loro gli operatori più volte sentiti sull’argomento hanno espresso perplessità sull’innalzamento delle unità in circolazione ritenendo più opportuno creare i doppi turni, così da avere auto disponibili 24 ore su 24. Allo stesso modo gli stessi non hanno nascosto il timore di perdere corse per via dell’ampia offerta e di conseguenza incassare di meno. Di certo c’è, che anche in questi fine settimana estivi in cui le strade della città sono colme di gente, molte chiamate rimangono inevase.

Dopo le polemiche sugli Uber e gli NCC, rei di “rubare” clienti, scoppia un nuovo caso taxisti che, da quanto si può comprendere è destinato a trascinarsi a lungo, specialmente a Milano. Stando alle dichiarazioni riportate dal sito sicurauto.it di Franco Lucente, assessore alla mobilità, Regione Lombardia punta ad altre soluzioni, al massimo disposta ad un centinaio di lasciapassare in più.  “Non siamo contrari all’aumento dei permessi, ma mille sono eccessivi. Detto ciò siamo pronti al dialogo e al confronto con il Comune e il tassisti. Personalmente l’ho già comunicato al primo cittadino. Prima di indirizzarsi verso l’incremento andrebbero sperimentate altre via altrettanto percorribili“, ha affermato ribadendo la scarsa propensione a dare seguito alle volontà da Beppe Sala.

A Milano mancano i taxi, le richieste del Comune
A Milano c’è penuria di taxi (Pixabay) – Fuoristrada.it

La principale alternativa è rappresentata dalla doppia turnazione tra famigliari, e nel mese di giugno ne sono state già autorizzate 71,  e la sua eventuale estensione a terzi, in secondo luogo tra le proposte figura la liberalizzazione dei turni.

Lo spinoso argomento dei taxi non si ferma alla sola Città della Moda, ma tocca in maniera importante pure Roma. La palla, quindi, potrebbe ora passare al Ministero dei Trasporti amministrato da Matteo Salvini il quale finora ha sempre preso le difese dei lavoratori del settore, bocciando il piano proposto nel 2021 dall’ex premier Mario Draghi. Contenuto nel DDL Concorrenza il documento apriva ai gestori privati. Attualmente ci sono state delle aperture da parte dell’Esecutivo, ma è chiaro che la querelle non si risolverà in tempi brevi.

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