Sapete che anche la casa del toro è stata in Formula Uno per un – brevissimo – periodo? La storia è stata dimenticata forse perchè il marchio non ne va esattamente fiero.
La lista dei grandi marchi automobilistici che si sono affacciati sulla scena della Formula Uno almeno per una stagione è davvero lunga e non basterebbe un libro per contenerli tutti: dai nomi più famosi come Ferrari e Mercedes-Benz a quelli che hanno fatto una rapida comparsa come Subaru e Toyota fino a quelli che potrebbero tornare in un futuro prossimo come Audi e Honda. 
Tra le case produttrici italiane che hanno tentato l’assalto al paddock non manca nemmeno Lamborghini che pure rispetto a marchi conterranei famosi Maserati e Ferrari non vanta una grande tradizione nel mondo delle corse a ruote scoperte. La casa italiana ha effettivamente preso parte ad una stagione ufficiale del campionato ma non lo ha fatto con il nome che conosciamo.
Per ricostruire la storia e capire perchè mai il marchio abbia tentato un’impresa per cui non aveva mai mostrato il minimo interesse in passato dobbiamo tornare al 1987 quando la casa in difficoltà economica viene rilevata dal Gruppo Chrysler che prima di Volkswagen avrebbe controllato le azioni del marchio. Sarebbe stato proprio il consorzio americano a spingere per l’ingresso nella competizione.
Lamborghini, il circus non perdona
Inizialmente il piano della direzione era di produrre motori per le altre scuderie nella speranza che il potente V12 di Lambo con il suo nome altisonante attirasse clienti in tutto il paddock. Alla fine, si arrivò alla conclusione che il costo dell’operazione era insostenibile a meno che Lamborghini non partecipasse direttamente al campionato con una sua squadra che prese il nome di Modena Team. 
Nel progetto che prese il via nel 1991 vennero inclusi nomi di rilievo come quello di Mauro Forghieri, proprio uno degli artefici delle numerose vittorie di Ferrari in Formula uno negli anni settanta che avrebbe disegnato la Lamborghini 291, prima e purtroppo ultima monoposto di Lambo. Si perché nonostante un inizio promettente incluso un ottimo settimo posto al GP di Phoenix il progetto finì per naufragare nel giro di un solo anno.
Se l’ingresso del Modena Team in Formula Uno doveva comportare dei guadagni per l’azienda italiana la situazione finì per causare solo ulteriori perdite al team e al marchio al punto che i 21 miliardi di Lire di budget stanziati ad inizio anno non bastarono ad assorbire le spese. Senza risultati utili e con un futuro incerto, la squadra corse finì per non iscriversi alla stagione successiva dissolvendosi e lasciando l’esperienza del 1991 come un unicum nella storia del brand. Che brutto finale.