Stop benzina e diesel, l’annuncio di Salvini: “Dobbiamo tutelarli”

Le parole di Salvini in merito alla questione carburante sono un monito per un futuro. Le decisioni del governo passano anche da queste esternazioni.

La situazione che gira attorno alla transizione ecologica è fatta da diverse prese di posizione. Gli organi internazionali stanno cercando di imprimere un marchio nelle decisioni nazionali, specie in merito alla questione climatica in atto. In ogni paese, quindi, è aperto un dibattito molto esteso e in ogni lato della comunicazione mediatica, oltre che all’interno dei vari parlamenti.

Salvini annuncio diesel benzina1332023 Fuoristrada.it
L’annuncio di Salvini sul carburante (Fuoristrada.it)

Ovviamente, ciò che sta tenendo maggiormente banco in questo periodo è l’intervento europeo che spinge i paesi che ne fanno parte ad abbandonare il mondo del combustibile fossile. Al suo posto, quindi, andrà ad inserirsi il nuovo e, ormai, imponente comparto dell’elettrico. In tal senso, entro il 2035 è stato deciso che si stopperà la vendita delle automobili con motore diesel e benzina.

Le parole di Salvini

Il nuovo governo italiano, guidato da Giorgia Meloni e tutta serie di alleanze a destra, ha preso una marcata decisione in merito a questa situazione. Chi, ovviamente, è chiamato a parlare dell’intervento imponente che andrà fatto nel settore delle automobili è il ministro delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili Matteo Salvini.

Il governo di destra, si sa, è sempre stato dalla parte delle medie e delle grandi imprese. In questo senso, a volte schierarsi verso determinati mondi porta a una mentalità volta esclusivamente al profitto di essi. Di certo, però, tutto il resto potrebbe venire sottovalutato, anche se questo resto vorrebbe dire inquinamento, malattie derivanti da esso, e cambiamenti climatici fatti di eventi meteorologici sempre più estremi.

La netta presa di posizione

La situazione relativa allo stop delle vendite inerente alle auto con motori diesel o benzina sta mobilitando diversi paesi all’interno dell’Unione Europea. Non tutti sono d’accordo con l’idea di arrivare alla death line del 2035 abbandonando del tutto il settore del combustibile. In merito a tale situazione, la preoccupazione versa in una mancata possibilità di conversione in elettrico delle diverse fabbriche.

Ovviamente, all’interno di esse ci sono dei lavoratori che vivono anche grazie alle automobili a diesel e benzina. In una nota che arriva dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile si esalta proprio il problema che andrà a toccare questi dipendenti: “Dobbiamo tutelarli”.

Benzina: Codacons, prezzi dovevano scendere molto di più
Salvini sul carburante (Fuoristrada.it)

Queste esternazioni mostrano la piena sintonia di Salvini con la presidentessa del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. Non solo, anche i governi della Polonia, della Bulgaria e della Germania hanno mostrato tutto il loro dissenso in merito alla death line del 2035. Il ministro dei trasporti ceco, Martin Kupka, ha espresso anche la necessità di indurre un maxi vertice da parte di tutti i paese che si sono dichiarati perplessi in merito a questa forzata transizione ecologica.

Impostazioni privacy