Bonus patente 2023, splendida notizia: come funziona e chi ne usufruisce

Bonus patente 2023, splendida notizia: come funziona e chi ne usufruisce. I fondi stanziati dal governo Draghi sono un incentivo

I costi per prendere la patente classica, diciamo la B per chi guida normalmente, sono improtanti. Ma ancora di più per chi ha necessità di prenderne una professionale, che gli servirà per il lavoro soprattutto come autotrasportatore. Ecco perché è nato il Bonus Patente 2023, che da poco è diventato realtà.

Bonus patente 2023, splendida notizia - Fuoristrada.it
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Le richieste in effetti sono partite il 13 febbraio scorso. Si tratta di un contributo riconosciuto dal governo agli Under 35 che devono conseguire tutte le licenze di tipo C (C, C1, CE, C1E) e D (cioé D, D1, DE, D1E). Ma copra anche la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC).

Un contributo decisivo, quindi, varato dal governo Draghi per dare un sostegno a chi si affaccia nel mondo del lavoro oppure vuole cercare un’altra strada. Perché le patenti professionali comportano spese importanti che non tutti sono in grado di sostenere.

Bonus patente 2023, splendida notizia: come funziona la richiesta

Il Bonus patente di presenta sotto forma di voucher e deve essere utilizzato nel periodo fino al 31 dicembre 2026 per la formazione professionale di nuovo personale. Un beneficio destinato a cittadini italiani ed europei che copre l’80 per cento della spesa sostenuta per un valore massimo di 2.500 euro. Potrà essere richiesto solo una volta, non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non deve essere conteggiato nell’Isee.

Viene gestito tramite la piattaforma ‘Buono patenti autotrasporto’ sul portale del Ministero delle Infrastrutture, dedicata agli aspiranti beneficiari e alle autoscuole che vorranno accreditarsi. Come per altri bonus per inoltrare domanda sarà necessario registrarsi procedendo all’autenticazione tramite Spid, Cie o Cns e dovrà essere utilizzato entro e non oltre i 60 giorni dalla sua emissione.

Bonus Patente, come funziona la richiesta - Fuoristrada.it
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Uno stanziamento di 3,7 milioni per il 2022 e di 5,4 l’anno dal 2023 al 2026 con un unico scopo: sostenere le spese di chi, tra i 18 e i 35 anni, decide di prendere la patente di guida dei mezzi pesanti.

Entro 30 giorni dall’emissione della fattura nella quale viene riportato il valore del buono, all’autoscuola sarà liquidato il valore del voucher. Chi invece facesse il furbo, sarà cancellato immediatamente, con conseguenze penali.

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Tutto questo è il lato positivo della riforma. Ma come per molti bonus in Italia, i fondi sono sempre insufficienti per coprire tutte le richieste e se ne stanno accorgendo quelli che negli ultimi giorni hanno provato a presentare la richiesta.

In pratica già nella prima giornata di richieste, il 14 febbraio, in 60 minuti sono stati erogati 5 milioni di euro a circa duemila autisti, prima che la piattaforma sui bloccasse. Quindi problemi di collegamento, ma anche problemi di soldi che non bastano a coprire le esigenze di tutti i potenziali interessati.

Un disguido che Paolo Colangelo, presidente della Confarca (Confederazione che rappresenta oltre duemila autoscuole su tutto il territorio nazionale), ha commentato con toni duri: “Abbiamo sempre criticato le modalità di erogazione di questo bonus perché il precedente governo non aveva fatto i conti con l’enorme richiesta che proviene da tutto il territorio nazionale. La profezia si è avverata, con blocchi continui del sistema e cinque milioni di euro erogati per duemila richieste, vale a dire la totalità del fondo a fronte di una richiesta di circa 30mila aspiranti autisti”.

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Secondo Colangelo, il governo dovrebbe guardare alle reali esigenze che sono molto superiori alle forze messe in campo: “Il rischio reale è che queste risorse vengano sprecate senza soddisfare la reale domanda dei diversi settori coinvolti nel trasporto su strada”.

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