Lamborghini, svelato il segreto delle loro auto: c’è una sola eccezione

Lamborghini è un nome che parla da sé per storia e tradizione. Ma conoscete la storia dei nomi delle vetture della “casa del toro”?

Dal 1963 la Lamborghini è simbolo di eccellenza ed eleganza a quattro ruote. Tutti conoscono l’origine della causa automobilistica che ha sede a Sant’Agata Bolognese. Il suo fondatore, Ferruccio Lamborghini, era un costruttore di trattori ed affezionato cliente della Ferrari, con sede nella vicina Maranello. Un difetto nella frizione di una delle Ferrari di Ferruccio Lamborghini, però, portò qualche screzio tra l’imprenditore ed Enzo Ferrari. Il risultato? Lamborghini si rese conto di potere costruire nel suo stabilimento le sue automobili, e decise di fondare la sua azienda dando vita ad una delle rivalità più famose della storia dei motori e alla storia leggendaria della Automobili Lamborghini.

Lamborghini, il grande segreto che nessuno conosce 4 dicembre 2022 fuoristrada.it
Lamborghini, il grande segreto che nessuno conosce fuoristrada.it

Da allora la Lamborghini si è imposta ai vertici del panorama automobilistico, con modelli divenuti poi iconici. Dalla Miura alla Countach, dalla Diablo alla Estoque sino alla Huracan. Ma vi siete mai chiesti da dove derivino i nomi scelti dalla Lamborghini per le loro vetture?

I nomi della Lamborghini: dalla Miura alla Countach tra tradizione ed eccezioni

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Lamborghini Miura (Fuoristrada.it)

Le prime due vetture della Lamborghini,  la 350 GTV E LA 400 GT sono banali sigle, per certi versi analoghe a quelle utilizzate dalla concorrente Ferrari. Dopo, però, la Lamborghini scelse di seguire una linea ben precisa e di “dedicare” tutte le loro vetture ad un unico tema: la tauromachia.

Il toro è presente nell’identità della Lamborghini non solo nell’ormai arcinoto stemma, ma anche nei nomi delle proprie vetture. Prendiamo la Miura, per esempio, che fu ribattezzata così in onore dell’allevatore di tori da combattimento Don Eduardo Miura Fernandez. Ci sono poi le vetture dedicate ad alcune razze di tori, come la Urraco o la Urus (razza estintasi addirittura nel tardo medioevo). E quelle che prendono lo stesso nome di  tori che hanno nel corso del tempo compiuto delle imprese restando nella memoria collettiva,  come Diablo, Murciélago, Huracán, Reventón,  Gallardo, Aventador. Appartiene al mondo delle corride e dei tori anche la Estoque, che prende il nome da “estoc”, la spada utilizzata dai matador.

Non mancano, però, qualche piccola eccezione che niente ha a che fare col famoso toro della Lamborghini. Per la LM002 è stata scelta una sigla che significa semplicemente Lamborghini Militare. C’è poi la Silhouette, una famosa categoria da competizione.

L’eccezione più famosa, e anche quella più affascinante, è però quella legata alla iconica Countach, una delle vetture simbolo della Lamborghini. Leggenda narra che, nel vedere per la prima volta la macchina e le sue geometrie fuori dagli schemi, Nuccio Bertone si lasciò scappare una esclamazione di stupore in dialetto piemontese: “Countach“, appunto, una espressione che viene utilizzata di fronte a qualcosa di straordinario. Proprio come quella Lamborghini che da allora ne ha preso il nome. E voi conoscevate la storia dei nomi della “casa del toro”?

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