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Questo iconico marchio sarà presto totalmente elettrico: l’annuncio fa disperare gli appassionati

Addio ai motori tradizionali e ben prima che il limite massimo imposto dall’Unione Europea entri in vigore. La casa con una tradizione quasi secolare alle spalle ha messo i suoi appassionati di fronte al fatto compiuto. 

Che la transizione all’elettrico per noi europei sia inevitabile ce lo ricorda il limite fissato dall’Europa riguardo la vendita di auto con motori a combustione che a partire dal 2035 non sarà più legale. Una deadline che alcuni marchi faticano a rispettare dato che non hanno ancora nemmeno un’auto elettrica nel listino. Altre case tuttavia sembrano già pronte a fare il grande passo e ben prima del previsto.

Rivoluzione elettrico, quest’azienda lo farà davvero fuoristrada.it

I tempi cambiano

Sarà un secolo di cambiamenti sotto il profilo dei trasporti privati e pubblici, questo ormai è chiaro, con la classica automobile a combustibile fossile che diventa ormai parte del passato, quella elettrica che costituisce un solido presente e l’ombra dell’auto alimentata ad energia solare che si delinea ormai come futuro neanche troppo remoto. Almeno, questo è ciò che traspare dalle ultime notizie sulla mobilità europea che arrivano da tutto il mondo.

I marchi europei e non – quelli che semplicemente vogliono continuare ad operare nel continente inclusi – si preparano ad affrontare una sfida senza precedenti ovvero quella della transizione all’elettrico. Alcune case come Honda, Tesla e Fiat sono già pronte per farcela. Altre come Aston Martin, Bugatti e General Motors invece non sembrano pronte a voltare pagina. La domanda è, i clienti dei marchi sono pronti a farlo?

Ebbene si, tocca alla casa di Ingolstad (Fuoristrada.it)

Anelli storici

Fondata nel lontano 1909 ad Ingolstad in Germania la casa Audi ha già cambiato tante volte identità nella sua lunga carriera, passando da Horch ad Auto Union ed infine al nome con cui tutti la conosciamo. Con il suo logo a quattro anelli Audi ha segnato un’epoca partendo in sordina ed arrivando piano piano a dividersi una fetta cospicua del mercato con BMW e Mercedes-Benz.

Se pensiamo ai modelli storici della casa come la Audi Quattro, la serie RS tuttora in produzione o magari la coupé TT dalle forme sinuose, tutte queste auto hanno una cosa in comune: il rombo del motore che lascia senza parole qualsiasi fan del mondo delle auto. Purtroppo, la modernizzazione dell’azienda ha un costo e molto presto, il rumore tanto piacevole lascerà spazio ad un sibilo elettrico rassicurante ma forse molto più noioso…

Pronti al salto

Le affermazioni del Responsabile Tecnico per la Logistica di Audi Gerd Walker non lasciano mica tanto spazio alle interpretazioni e segnano due date in particolare che saranno molto dure da affrontare per i clienti e gli aficionados del marchio: “Abbiamo un budget per la formazione di personale qualificato di ben 500 milioni. Siamo pronti a portare il marchio nel futuro”, ha detto.

Così l’Audi R8 è stata la prima vittima illustre (Fuoristrada.it)

Entro il 2029 gran parte degli impianti di Audi sarà convertito alla sola produzione di auto elettriche e tutte le fabbriche dovranno avere almeno una linea dedicata solo a questo tipo di vetture. Nel 2033 la casa tedesca si dice certa di essere pronta a chiudere con la costruzione di vetture a motore tradizionale, la fine di un’era in pratica. Per dimostrare quanto siano serie le sue intenzioni, Audi ha già dato il benservito al modello più potente – ed inquinante – sul listino, la R8 a cui nel 2023 diremo purtroppo addio.

I progetti per il futuro sono ambiziosi ma la casa ha i mezzi economici e commerciali per farcela e Walker si dice certo di poter battere sul tempo la concorrenza. Del resto, prima o poi toccherà a tutti adeguarsi alle nuove normative: “La strada da fare è lunga e tortuosa, ma le direzioni da seguire sono chiare” conclude con teutonica freddezza il dirigente dando di fatto una stilettata nel cuore a chi non si rassegnerò mai a salutare per sempre il rombo del motore a benzina.

Manfredi Falcetta

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