Formula Uno, cambio radicale per la prossima stagione: non se lo aspettava nessuno

Chissà come avranno preso questa novità i diretti interessati. A partire da quest’anno, in Formula Uno ci sarà un grosso cambiamento che nessuno si aspettava.

Sembra proprio che questo sarà uno di quei mondiali di F1 destinati a cambiare le carte in tavola per appassionati, piloti e soprattutto organizzatori. Sappiamo già da adesso che il Campionato Mondiale di Formula Uno avrà un inizio molto diverso e tutti dovranno adattarsi a questo cambiamento: la domanda è: cosa ha spinto gli organizzatori e la FIA ad operare questo cambiamento piuttosto drastico?

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(Fuoristrada.it)

Cambio di programma

Le regole sono fatte…per essere infrante! Questa sembra essere la morale della Formula Uno che giustamente, essendo nata quasi un secolo fa, ha dovuto spesso cambiare registro negli anni per mantenersi aggiornata. La maggior parte dei cambiamenti operati al Campionato più importante per gli appassionati di motori è stata effettuata per ragioni di sicurezza: è capitato più di una volta come nel caso del Nurburgring che un circuito venisse rimosso dalla stagione dopo gravi incidenti.

Non è sempre una questione di benessere dei piloti, comunque: capita anche che un tracciato venga eliminato per ragioni “estetiche” come avvenne dopo appena due anni con il circuito di Las Vegas, rimosso nel 1982 perchè considerato impegnativo ma poco spettacolare per il pubblico. Coincidenza vuole che proprio dall’anno prossimo questa gara sarà ripristinata – ma su un nuovo tracciato – proprio in concomitanza con un’altra radicale novità.

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I piloti si preparano a cambiare registro (Fuoristrada.it)

Spostare il gioco

Se a partire dal 2023 il poco amato tracciato americano tornerà a far appassionare – o infuriare a seconda dei casi – fans e piloti, dall’anno successivo le cose cambieranno ancora. Al momento, sapete qual è il GP inaugurale della Formula Uno per contratto e quale sarà per molti, molti anni? Il Gran Premio di Australia che per un accordo tra il paese oceanico e la FIA è il primo della prossima stagione e resterà tale fino al 2037, anno in cui forse le Formula Uno saranno già Green!

Ci sarà però una importante novità già a partire dal 2024 per ragioni sociali e religiose: infatti, il secondo Gran Premio previsto per la stagione in questione – lo stesso che ha seguito a ruota quello del Bahrein nel 2022 – non potrà tenersi nella seconda metà del mese di marzo come è avvenuto l’anno scorso e come da calendario dovrebbe avvenire nel 2023. Vediamo cosa ha deciso la FIA in merito.

Un’importante celebrazione

La FIA ha trovato un’accordo con il paese che ospita il Gran Premio in questione e l’Australia: nell’anno 2024, tra un paio di stagioni, sarà il GP di Arabia Saudita ad ospitare la gara inaugurale. Questa decisione che potrebbe spiazzare i fans già pronti a comprare il biglietto per Melbourne oltre ad interrompere un’accordo che di fatto monopolizza l’esordio del Gran Premio per quasi quindici anni non poteva davvero essere evitata.

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Una panoramica del tracciato di Jeddah in Arabia Saudita (Fuoristrada.it)

Nel 2024 infatti l’inizio del Ramadan coinciderebbe inevitabilmente con il periodo in cui si terrebbe il Gran Premio ovvero le date comprese tra il 10 marzo e l’8 aprile: questo naturalmente creerebbe problemi organizzativi non indifferenti e la stessa organizzazione locale ha fatto pressione sulla FIA per poter ospitare il GP di apertura, evitando quindi la sovrapposizione tra l’importante evento sportivo che attira ogni anno milioni di turisti e la celebrazione religiosa fondamentale per gli arabi.

Al di là dei cambiamenti nel calendario, non sono pochi gli esperti di Formula Uno ad opporsi a questa decisione per ben altri motivi: come ha detto il pilota professionista messicano Sergio Perez – secondo Il Giornale – il Gran Premio che si tiene in Arabia è uno dei più pericolosi del calendario. Forse sarebbe meglio lasciare più tempo ai piloti per prepararsi? Niente da fare, ormai la decisione è stata presa.

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