Non si è mai vista una cosa simile: il suo motore proviene direttamente da un famosissimo caccia militare, cosa che le garantisce prestazioni folli in pista! Quale pilota sarà in grado di controllare la furia bestiale dell’auto?
Montare dei motori provenienti dal mondo dell’aeronautica su automobili da corsa è una pessima idea per una grande varietà di motivi, dal prezzo elevato al fatto che i consumi schizzano alle stelle, non a caso è stata fatto in pochissimi casi e giusto per battere il record assoluto di velocità su strada. Quando hanno costruito lei, però, erano altri tempi e i progettisti erano molto più pazzi e pronti a tutto.
La casa britannica Rolls Royce – che non è quella produttrice del bolide che vedremo tra poco – ha una particolare storia che l’ha portata a costruire molti veicoli e motori anche per l’esercito britannico: non a caso la marca ha prodotto alcune autoblindo usate nella prima guerra mondiale e in pochi casi anche durante la seconda nonché il motore di uno dei caccia più importanti del secondo conflitto mondiale, un aereo che ha letteralmente salvato la Gran Bretagna.
Parliamo del propulsore Meteor da 27 litri di cilindrata, derivato da un altro brevetto Rolls – il formidabile Merlin – che come potete intuire anche solo dalla cifra in questione, non è adatto per un’automobile. Si tratta infatti del motore scelto per l’aereo da caccia Supermarine Spitfire, uno dei migliori aeroplani della Seconda Guerra Mondiale che è stato fondamentale per difendere i clienti inglesi dai caccia nemici.
Ora, montare un motore del genere su un’auto da corsa al giorno d’oggi sarebbe una follia, anche solo perchè la potenza di oltre 600 cavalli garantita da questo enorme 12 cilindri, può essere erogata da motori molto più piccoli grazie al progresso tecnologico incorso in settant’anni di ricerca nel settore dei motori. Ma ai tempi, le case automobilistiche dovevano inventarsi di tutto per vincere le gare più prestigiose.
Vi siete mai chiesti perchè le Formula Uno degli anni trenta avevano quei cofani giganteschi? Molti dei motori – come in questo caso – non erano esattamente nati per essere montati su un’automobile. E infatti, l’auto che andrà all’asta tra pochi giorni su Silodrome dell’auto ha giusto le ruote e la linea. Il suo motore, ormai lo avrete capito, non nasce da un progettista normale.
La vettura in foto è una singola, pazza auto da corsa costruita da un privato cittadino britannico negli anni settanta partendo dal telaio di una Jaguar XJ12, poi ispiratosi decisamente al design delle auto da corsa del periodo di inizio novecento. Questa vettura monta un motore Meteor preso direttamente da uno Spitfire che la rende un fulmine…ma anche pesante oltre una tonnellata e mezzo.
La vettura inoltre vanta una coppia impressionante dovuta all’enorme spinta del propulsore ed una velocità massima dichiarata dal produttore di ben 328 chilometri orari, anche se ci chiediamo chi spingerebbe mai un’auto così goffa – per quanto particolare – ad una velocità del genere. Forse solo su un rettilineo in pista si potrebbe tentare l’impresa.
Una vettura spaventosa e difficile da controllare che però incarna perfettamente lo spirito con cui correvano i piloti negli anni trenta e quaranta. A quei tempi, il pilota di Formula Uno era un mestiere davvero rischioso. E voi? Cosa pensate di questo esperimento, è lecito o si tratta solo di una follia che dovrebbe essere illegale?
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