Coprire la targa per evitare le multe: quello che può accadere può stravolgerti la vita per sempre

Un famoso trucco per evitare le multe ed ingannare l’Autovelox prevede che il guidatore di un’auto copra la sua targa con qualcosa per non essere riconoscibile. Non fatelo: sanzione e provvedimenti legali sono pesantissimi.

In un paese dove sempre più multe vengono recapitate ogni giorno ad automobilisti distratti o semplicemente disinteressati al Codice della Strada molti tentano di ingannare gli Autovelox e i Vigili Urbani con il trucco più vecchio del mondo.

Funziona davvero? E soprattutto, cosa può succedere a qualcuno che viene sorpreso a fare qualcosa di così scorretto? La risposta vi toglierà la voglia di farlo! Garantito.

Un vecchio trucco

Alcuni trucchi che gli automobilisti scorretti mettono in gioco per ingannare il prossimo, agenti e guidatori senza distinzioni, sono vecchi come il mondo. C’è il famoso trucco dello specchietto, truffa in cui molti ancora cascano purtroppo non sapendo come comportarsi di fronte ad un prepotente che chiede soldi. E poi, c’è il trucco di coprire la targa per evitare l’Autovelox o la multa tramite riconoscimento dell’auto.

Difficile capire chi e quando si sia inventato questo sistema ma questo è stato applicato in moltissimi modi diversi, da chi sporca di proposito la targa per renderla illeggibile e giustificare con la polizia l’illeggibilità della stessa in modo apparentemente sensato a chi la copre con sistemi che a volte sono molto sofisticati e si attivano al momento giusto, senza dare troppo nell’occhio.

Lo fanno ancora in molti

Nonostante si tratti di un vecchio trucco quello della targa riscuote ancora molto successo: sono parecchi gli automobilisti che hanno provato ad usarlo finendo per essere scoperti da Vigili e polizia stradale, basta una rapida ricerca nella cronaca locale per scoprire che questo stratagemma potrebbe mettervi nei guai in modo ancora peggiore. Se venite scoperti infatti, la multa per eccesso di velocità sarà l’ultimo dei vostri problemi.

La targa viene considerata dalla magistratura un “atto vero” in quanto permette di individuare e riconoscere la vettura e di risalire a chi la conduce nel caso sia necessario. Manometterla è un vero reato classificato come: “Occultamento o distruzione di atti veri”. In pratica, andiamo sul penale. Ma si può veramente finire in carcere per aver modificato qualche numero della targa con il nastro adesivo?

Meglio non farlo

Secondo la Cassazione, l’occultamento o la modifica della targa è un vero reato e di conseguenza, potreste davvero finire nei guai davanti ad un tribunale. Trattandosi di un reato lieve tuttavia, è probabile che veniate puniti “solo” con una multa anziché finire davvero in un’aula di tribunale. Ma è presto per cantare vittoria: la sanzione è qualcosa di davvero brutale e più infrazioni avete compiuto, peggio è.

L’ultimo caso risale a qualche settimana fa: a Massa Carrara, un motociclista avrebbe coperto la targa della sua moto, venendo poi fermato per questo reato. La polizia ha accertato che la violazione è avvenuta 19 volte e la sanzione è stata estremamente severa: l’uomo si è visto ritirare la patente perdendo ben 69 punti su 20 e gli è stata presentata una multa da oltre 6.000 Euro, praticamente il costo della sua moto da nuova! Date retta a noi, non fate cose del genere. Non vi conviene nemmeno.