Il marchio Jeep, appartenente al Gruppo Stellantis, è sotto accusa. Scopriamo i modelli che saranno costretti a un richiamo.
Continuano i problemi tecnici delle Jeep che sono tra le vetture, in teoria, più solide e affidabili del Gruppo Stellantis. Il marchio americano sta volando anche in Europa con una gamma vasta e variegata, ma non sono mancate le avarie tecniche. 

La National Highway Traffic Safety Administration, negli Stati Uniti, ha aperto una indagine preliminare sui modelli Jeep Wrangler e Gladiator del 2020. In base alle analisi condotte dall’ente federale sulla sicurezza, il quadro strumenti dei veicoli è soggetto a malfunzionamenti, con conseguente perdita di importanti parametri del veicolo e di altre informazioni vitali.
Il problema delle Jeep Wrangler e Gladiator del 2020
Sono stati presentate 89 richieste da parte dei proprietari di veicoli suddetti per il presunto problema, portando il costruttore americano in una posizione scomoda. I clienti di Jeep Wrangler e Gladiator del 2020 avrebbero manifestato la perdita parziale o totale delle funzionalità dello schermo IPC durante la guida. Il quadro strumenti in questione include tachimetro, indicatore del livello del carburante e temperatura del motore.

FCA US LLC dovrebbe agire con la riparazione di 232.209 veicoli nel prossimo futuro. Per ora solo i modelli Jeep Gladiator e Wrangler del 2020 sono sotto inchiesta. Il pick-up di medie dimensioni è molto simile al fuoristrada, sebbene la configurazione delle sospensioni posteriori sia più vicina a quella del Ram 1500 della serie DT che a quella della Jeep Wrangler della serie JL. La vettura a ruote alte era proposta con cambio manuale e con un potente motore EcoDiesel V6 da 3,0 litri. Si era parlato anche di una versione ibrida plug-in, ma il progetto è stato messo da parte dai vertici del colosso italo-francese.
I vertici di Stellantis stanno già affrontando un periodo difficile e ogni richiamo, oltre a un ingente esborso di danaro, rappresenta anche un danno d’immagine impattante. La Wrangler ha venduto 128.054 unità nel periodo suddetto, sfoderando motori a quattro, sei e otto cilindri. Quest’ultimo è disponibile con il motore HEMI da 6,4 litri anziché con un V8 sovralimentato come l’Hellcat. Seguiremo la vicenda e capire se avrà un impatto anche nel Vecchio Continente.





