I puristi storceranno il naso, ma la nuova Alpine A110 è un capolavoro di stile. La nuova versione full electric lascia spiazzati gli appassionati con numeri sorprendenti.
Oggi facciamo un viaggio nella storia sporcandoci di polvere e di fango, se è il caso, tra i tornanti delle Alpi francesi alla guida di un auto storica che ha segnato un’epoca d’oro del rally: la Alpine A110, sportiva prodotta dal 1962 al 1977, sotto il segno di Renault ha fatto sognare generazioni di fan. Quindi indossate il casco, allacciate le cinture e viaggiate con noi tra passato e futuro come secondi piloti, perchè il mito francese è tornato lasciando gli appassionati a bocca aperta e i puristi con quella nostalgia canaglia.

Siamo negli anni ’60, quando la gestione e l’organizzazione delle gare aveva il sapore familiare, dove il merito era tutto nel piede del pilota. Sul mercato arrivava un auto nuova, leggera ed innovativa che farà parlare e molto, la A110 realizzata in vetroresina per ridurre il peso. Iniziavano a circolare dei nuovi paradigmi sulle auto sportive. Meccanicamente proveniente dall’allora neonata Renault 8 ed inizialmente consistente in un motore a 4 cilindri da 956 cm³ di cilindrata, in grado di sprigionare 50 CV di potenza massima, la A110 sfiorava i 160 km/h.
Nel tempo furono adottate varie motorizzazioni più pepate, fino ad arrivare ad un propulsore da 1.8 litri, non montato però sulle vetture di serie. Nel 1967, la A110 ebbe in dote un motore da 1255 cm³, introdotto nell’anno precedente per la R8 Gordini 1300. La A110 cominciò a fare la differenza nel mondo rally. L’ultimo step evolutivo avvenne nel 1969, quando la A110 ricevette il motore da 1565 cm³ già montato sulla R16 ed elaborato in modo da raggiungere potenze comprese tra gli 83 ed i 148 CV.
Alpine A110: l’evoluzione della specie
Pit stop, lasciamo questa storia e queste motorizzazioni ai nostalgici del passato e dei motori termici per salire su una nuova versione a pile della A110 ma con i tratti stilistici della sua progenitrice: fari rotondi moderni LED, la coda tesa e corta, dritta nel posteriore vista da dietro, l’impronta – bassa e tesa – rimarrà la solita e la velocità massima dovrebbe aggirarsi intorno ai 250 km/h. Date una occhiata alle linee della vettura full electric nel video Aerodynamic World.
Velocità di tutto rispetto grazie a un cuore elettrico capace di 239 CV e 300 Nm, ed un peso distribuito sul posteriore. L’abitacolo sarà classico, con poca digitalizzazione e uno stile retrò. Non ci resta che abbracciare il futuro, nell’attesa del suo debutto, per un futuro elettrizzante.





