L’industria dell’automotive sta vivendo una fase piuttosto difficile. Una importante azienda del settore è crollata dopo soli dieci anni.
E’ una fase molto complessa per il mercato delle quattro ruote e per tutte quelle realtà che orbitano intorno alla filiera. Con una preoccupante cadenza settimanale vi raccontiamo di aziende eccellenti che sono in crisi o in bancarotta.
First Brands Group è un’azienda americana di ricambi per auto, creata da Patrick James. Si tratta di uno dei player che, negli ultimi 10 anni, era cresciuto di più. Il fondatore ha comprato nel 2013 la Trico, un produttore di tergicristalli, insieme a tanti altri ricambi auto. L’azienda era arrivata a 24, oltre all’acquisizione del produttore di freni Raybestos, del produttore di filtri FRAM e il marchio Autolite di candele e set di cavi di accensione. Stellantis anche è in profonda crisi.
Nel settembre 2025, First Brands ha presentato istanza di protezione fallimentare ai sensi del Capitolo 11 delle leggi texane che, negli Stati Uniti, riguarda la procedura di bancarotta. Dopo la pandemia, con la crisi generale dell’industria delle quattro ruote, il major ha avuto delle difficoltà con delle notevoli perdite di fatturato. E’ sorta spontanea la preoccupazione dei creditori per passività pari a 10-50 miliardi di dollari rispetto ad attività pari a 1-10 miliardi di dollari, con finanziamenti fuori bilancio.
Il tracollo della First Brands
L’8 ottobre 2025 scorso, la banca UBS ha dichiarato che avrebbe avviato un’indagine sul caso di fallimento di First Brands con una esposizione di oltre 500 milioni di dollari. Lo stesso giorno, Katsumi Global annunciò che First Brands doveva loro 1,7 miliardi di dollari. Sono tantissime le realtà che sono rimaste esposte a causa della cattiva gestione del gruppo. Gli analisti di Morgan Stanley hanno annunciato che Jefferies avrebbe perso oltre 40 milioni di dollari a seguito del caso di fallimento.
First Brands è stata sottoposta a un’indagine penale federale da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti dopo un ammanco di oltre 2,3 miliardi di dollari. IL 13 ottobre 2025, James si è dimesso da CEO e annunciò che Charles Moore, CFO della società, lo avrebbe sostituito come CEO. La discesa dei listini e di alcuni titoli in Borsa, soprattutto per i conti di Jefferies Bank, sono a causa del First Brands Group, oramai ex leader della produzione di componenti per auto. I debiti hanno superato i 10 miliardi di dollari.
