Dimenticatevi la Ferrari F8 Tributo: creata la F8 Supertributo con una potenza mai vista prima

Non sarà un prodotto ufficiale della Ferrari, ma la F8 Supertributo rappresenta una evoluzione in grande stile di un capolavoro del Cavallino.

Il nome F8 identifica l’architettura V8, mentre Tributo fa riferimento all’ultima evoluzione del propulsore F154, premiato dal 2016 al 2018 per tre anni di fila come motore internazionale dell’anno, oltre ad essere stato riconosciuto come uno dei migliori motori degli ultimi 20 anni. Sul piano estetico le linee tese rappresentarono la giusta evoluzione della Ferrari 488 GTB.

La Ferrari F8 Tributo trasformata
F8 Supertributo: l’evoluzione di un supercar iconica – Fuoristrada.it

La vettura era una 488 Pista trasformata di serie, più curata nel design e nel comfort dell’abitacolo. La F8 Tributo è l’ultima evoluzione di una stirpe di Ferrari. Proposta sul mercato italiano a 236.000 euro è andata subito a ruba tra i collezionisti. La sua quotazione sul mercato dell’usato è salita in modo esponenziale. Oggi diventa complicato trovarla sotto i 300.000 euro.

La F8 Tributo ha uno stile ancora all’avanguardia. Il frontale è caratterizzato dall’integrazione del S-Duct. Si tratta di una soluzione derivata dall’esperienza acquisita nella massima categoria del Motorsport, già adottata sulla 488 Pista, che prevede un’apertura a forma di S rovesciata sul fondo dell’auto per diminuire la pressione dell’aria sotto il muso, migliorando il carico aerodinamico. Sotto al cofano aveva un V8 di 90° bi-turbo IHI con una cilindrata di 3902 cm³, battezzato Ferrari F154 CG, capace di sprigionare una potenza massima di 720 CV a 8000 giri/min, una potenza specifica di 185 CV per litro e una coppia massima di 770 Nm a 3250 giri/min.

F8 Supertributo: l’evoluzione di un supercar iconica

Andare a modificare i tratti distintivi della F8 comporta dei grossi rischi. Keyvany, il tuner tedesco già noto per le sue creazioni in stile Mansory, ha svelato una nuova F8 835 Supertributo. La base è la versione spider della biposto della Casa modenese, ma con una ondata di carbonio a vista: cofano, pannelli laterali, prese d’aria, fascioni ridisegnati, un ampio diffusore e uno spoiler a coda d’anatra nella parte posteriore.

L’abitacolo vanta un mix di pelle di alta gamma, alcantara e carbonio, tutti personalizzabili secondo le specifiche richieste del cliente. Il risultato è un esemplare pregiato che farà storcere il naso ai puristi, ma ha un look che non passa inosservato. Il motore V8 biturbo da 3,9 litri non sviluppa più 720 CV come sulla F8 Tributo di serie, ma 900 CV e 1.050 Nm di coppia.

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