Allarme anche in Volkswagen, crisi nera: un marchio del Gruppo in particolare la trascina giù

Come ben noto, Porsche è un brand che fa parte del gruppo Volkswagen, e sta attraversando una fase di crisi. I risultati di mercato pesano e non poco sui conti del gigante di Wolfsburg.

La crisi del settore automobilistico è ormai un dato di fatto, ed è impressionante come i grandi marchi, padroni assoluti in passato, stiano zoppicando da ormai diverso tempo. La Volkswagen ha vissuto anni drammatici chiudendo vari stabilimenti in tutto il mondo, e ritrovandosi costretta a licenziare migliaia di dipendenti. A seguito di alcuni accordi con i sindacati, alla fine del 2024, si è evitata la chiusura di tre siti di produzione in Germania, ma l’emergenza non è finita.

Volkswagen scatta l'allarme
Volkswagen logo (ANSA) – Fuoristrada.it

Del gruppo Volkswagen è parte anche la Porsche, marchio di supercar che sta impattando contro un calo delle vendite, soprattutto in Cina e sui principali mercati. La casa di Wolfsburg ha rivisto a ribasso i suoi target finanziari per il 2025, a seguito di quanto accaduto proprio alla Porsche, che ha deciso di rallentare la propria transizione verso le auto elettriche. La debolezza della domanda ha costretto il marchio di Weissach a rivedere i propri piani, e ciò avrà un impatto non da poco sui conti delle aziende.

Volkswagen, impatto negativo di 5,1 miliardi di Porsche

Secondo quanto reso noto, la Volkswagen prevede che al crisi di Porsche avrà un impatto negativo di 5,1 miliardi sul risultato operativo, e la casa di Wolfsburg prevede ora un ritorno operativo sulle vendite compreso tra il 2% ed il 3% nell’esercizio 2025. Precedentemente, invece, il ritorno operativo era compreso tra il 4% ed il 5%. Il flusso di cassa netto della visione automotive è ora previsto a zero, mentre precedentemente era compreso tra 1 e 3 miliardi di euro.

Volkswagen Porsche impatto negativo da 5,1 miliardi di euro
Volkswagen Porsche situazione nera (ANSA) – Fuoristrada.it

Inoltre, la. liquidità netta è fissata a 30 miliardi di euro, contro una forchetta compresa tra 31 e 33 miliardi di euro. La Volkswagen non ha invece modificato le previsioni sui ricavi dalle vendite, che restano invariate rispetto al passato. Dunque, da parte della Porsche è necessaria una rapida reazione, con i motori termici che continueranno a spingere le supercar tedesche, da qualche tempo meno ricercate dalla clientela premium.

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