Gli host che guadagnano con i fitti brevi degli immobili dovranno rivedere tutto a seguito di un aggiornamento delle commissioni avanzato da Airbnb.
Airbnb è un portale online nato in America che mette in contatto persone in cerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi. In molti casi i proprietari avevano una sola stanza da affittare e potevano fare una discreta somma extra. Il sito fu lanciato sul web nell’ottobre del 2007 da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk. Al giugno 2012 contava alloggi in oltre 26.000 città in 192 paesi e raggiunse 10 milioni di notti prenotate in tutto il mondo. 
Le soluzioni di Airbnb hanno mandato in crisi milioni di hotel sparsi per il mondo. Negli anni il livello è migliorato con interi appartamenti, castelli e ville di lusso, ma anche barche, baite, case sugli alberi, trulli, igloo, isole private e qualsiasi altro tipo di alloggio stravagante. A partire dal 27 ottobre 2025, Airbnb aggiornerà il sistema delle commissioni di servizio per una parte degli host che usano il software di gestione degli annunci.
Per la maggioranza dei proprietari in Italia, il modello rimane quello di sempre: gli host pagano circa il 3% e gli ospiti una commissione aggiuntiva compresa tra il 14% e il 16%. Se gli host usano software di gestione: per loro la commissione, che già da tempo è fissata al 15%, passerà al 15,5%. Gli ospiti, in questo modello, non pagano alcuna commissione separata.
Parola agli esperti
Olivia Tati, esperta di gestione immobiliare e host che sfrutta strumenti come Hospitable, anche un aumento dello 0,5% può avere un forte impatto. “Gli host dovranno decidere se ritoccare i prezzi per mantenere lo stesso guadagno netto, oppure assorbire l’aumento e accettare un margine leggermente inferiore. È comunque possibile gestire tutto facilmente applicando un markup automatico nel software di gestione, che aggiornerà le tariffe in modo proporzionale”, ha dichiarato Tati. 
I clienti della piattaforma vedranno già il prezzo aggiornato con tutte le commissioni. “Gli host sono dunque invitati a controllare e aggiornare i propri prezzi prima del 27 ottobre 2025 – ha annunciato Airbnb – così da evitare sorprese nelle entrate”. Basta una piccola percentuale per fare incassi milionari. Del resto la piattaforma sta continuando a crescere e imporre nuovi standard.