Aumenti del 25%, esplode la bufera: Partito Comunista infuriato

Il Partito Comunista è furioso per questi aumenti che minano l’economia nazionale. La situazione è tesa e la reazione non si farà attendere

Tra le realtà che stanno maggiormente influendo sul mercato e sul suo andamento in questi anni, c’è una grande nazione asiatica destinata a mantenere il suo ruolo predominante ancora per moltissimo tempo.

Cina dazi importazione auto europee e americane
Si preannuncia un’altra guerra commerciale: stavolta le auto ne saranno protagoniste – Fuoristrada.it

Negli ultimi decenni, la Cina guidata dal Partito Comunista ha trasformato un settore considerato una “cenerentola” dagli occidentali in un vero e proprio colosso che ha superato il Giappone in quanto ad esportazioni nel resto del mondo. Ci riferiamo, ovviamente, al settore automobilistico con i modelli cinesi elettrici che stanno avanzando prepotentemente in Europa e negli Usa.

Un’ascesa prepotente che ha spinto sia gli USA che la UE a reagire con l’introduzione di  dazi e politiche piuttosto difensive nei confronti dell’invasione di vetture low cost provenienti dalla Cina. Quest’ultima però non sembra intenzionata a restare a guardare mentre tutto ciò accade.

Dazi e tasse, la “guerra” è iniziata…

Domenica 26 maggio il Ministro Adolfo Urso è intervenuto al Festival dell’Economia di Trento dove ha parlato dei dazi americani nei confronti delle elettriche cinesi portati dal Presidente Joe Biden al 102,5%. Un misura che forse, sarà ripresa anche altrove.

“Il nuovo paradigma deve quindi necessariamente essere la sicurezza economica dell’UE”, ha dichiarato il ministro. Chiaramente di fronte ad un Europa che si prepara a rispondere a tono ed un presidente americano che ha già fatto la sua mossa, un colosso economico come la Cina non può rimanere inerme.

Cina dazi importazione auto americane europee
La Cina è furiosa contro i dazi (Foto Ansa) – Fuoristrada.it

Stando ad alcune fonti, il partito comunista starebbe valutando, a sua volta, l’introduzione di dazi pari al 25% sull’importazione di automobili elettrice europee ed americane, oltre ad imporre ulteriori tasse su altri prodotti di consumo anch’essi importati come vino e formaggi. Una vera e propria reazione alle misure americane ed europee.

Tutto questo mentre Bruxelles prende tempo, aspettando fino al 5 giugno per comunicare a Pechino la decisone riguardo l’implementare o meno ulteriori dazi per i prodotti cinesi. Una vera e propria guerra economica che, come al solito, saranno i consumatori a pagare nel modo più duro. Vedremo come evolverà la situazione.

Intanto, alcuni produttori cinesi hanno spostato in Europa una parte della loro produzione. Ci riferiamo a BYD e Chery che produrranno le loro auto elettriche rispettivamente in Ungheria e in Spagna.

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