Per la Maserati il momento attuale è molto complicato, ed ora arriva un altro stop che fa preoccupare tutti. Ecco i dettagli.
Tra i marchi che fanno parte del gruppo Stellantis rientra ormai da tempo anche la Maserati, che è, con ogni probabilità, quello messo peggio in assoluto, stando ai dati. A marzo le vendite sono scese del 25,6%, con appena 349 vetture immatricolate, mentre nel primo trimestre c’è stato un calo, rispetto al 2023, che è pari al 23,7%. Sono stati venduti solamente 802 modelli nei primi tre mesi dell’anno 2024, ed è chiaro che questi non possano essere dei dati soddisfacenti.
Stellantis, negli ultimi tempi, sta operando grandi tagli in Italia, soprattutto su quelli che sono i costruttori che non portano risultati di rilievo. Ebbene, la Maserati sta pagando a caro prezzo il momento buio e lo farà tramite una chiusura forzata di un sito di produzione storico, un centro tecnologico che offriva tanti posti di lavoro ed opportunità di sviluppare nuove tecnologie. Ecco cosa è accaduto.
La situazione in casa Maserati è sempre più delicata, così come, in generale, per tutti gli stabilimenti Stellantis in Italia. Per la casa del Tridente ed i suoi dipendenti è già stata dura da digerire la chiusura del sito di produzione di Grugliasco, che anni fa fu fortemente voluto da Sergio Marchionne, ed ora c’è una nuova problematica da affrontare, o meglio, da accettare, dal momento che la decisione è già stata presa.
La casa del Tridente è in grave difficoltà, motivo per il quale i vertici aziendali hanno detto addio all’Innovation Lab, anch’essa un sogno del grande Marchionne, che non avrà più un futuro. Questo storico luogo è situato nei pressi di Modena, sulla Via Emilia Ovest, che fu aperto nel 2015 proprio dal manager italo-canadese. A lavoro da queste parti c’erano circa 1.100 ingegneri, di cui un centinaio sono stati dirottati nella sede centrale di Via Ciro Menotti, mentre gli altri sono usciti dal brand del tutto.
All’interno di questa sede, si trova un simulatore super-tecnologico ed introdotto pochi anni fa, che dovrebbe essere trasportato ora nei pressi di Vercelli, presso il Centro Prove del gruppo Stellantis a Balocco. Tutto ciò è stato voluto dal CEO Carlos Tavares, nell’ambito di una serie di tagli che da tempo sta attanagliando l’Italia. La Maserati, al momento attuale, è il marchio italiano che sta portando meno risultati alla holding multinazionale olandese, ed è per questo che si appresta a pagare dazio. Di certo, le decisioni di Stellantis stanno facendo discutere, ma è difficile credere che Tavares possa tornare indietro sui suoi passi.
La situazione si sta aggravando sempre di più, ed è un vero peccato per un marchio storico come quello del Tridente. L’unica soddisfazione è arrivata con la seconda vittoria in Formula E in Giappone con Maximilian Gunther, che si è imposto a Tokyo, ma è chiaro che in un momento simile si tratti di una goccia nel mare. Ci auguriamo che le vendite possano tornare presto a salire, in modo da dare nuova linfa vitale ad uno dei brand più amati del nostro paese.
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