Nuovi problemi in casa Stellantis, con il Gruppo che dovrà fare i conti con uno studio legale nei prossimi mesi.
Ormai il mondo automobilistico ha capito come l’unico modo per continuare a essere competitivi a livello mondiale è quello di unire vari marchi sotto un unico gruppo. Questo fa sì che possano nascere della alleanze di primo piano e che permettano anche di abbattere i costi, considerando come molte nazioni emergenti si stanno imponendo nel settore.
Proprio in quest’ottica si è concluso l’accordo per poter dare vita al Gruppo Stellantis, con il colosso italo francese che negli anni si è lanciato in una serie di progetti innovativi. L’elettrico è uno dei grandi punti di forza attuali del Gruppo, infatti si sta investendo moltissimo nel settore, in modo tale da poter contribuire nell’abbattimento delle emissioni di CO2.
I marchi che sono presenti all’interno di Stellantis sono di vario genere, ma ciò che non manca sono di certo le realtà che producono utilitarie. FIAT, Lancia, Citroen e Opel sono state per anni rivali sul mercato, prima di iniziare volta per volta a unirsi nella stessa direzione e cercare di annullare le loro differenze.
Spesso e volentieri sono stati usati dei motori di piccola cilindrata, con uno di questi che il PureTech 1.2. Sono state tantissime le vetture del Gruppo Stellantis che hanno montato questo propulsore, ma a quanto pare non tutto va per il verso giusto con questi motori, con l’Unione Europea che ha deciso di aprire le indagini su di esso.
A essere coinvolte nella Class action che è stata già intrapresa a livello europeo sono tutte le vetture francesi del Gruppo. Il Puretech 1.2 infatti è stato varie volte utilizzato in passato da marchi come la DS, la Peugeot, la Citroen e in più anche dalla tedesca Opel, con queste che stanno evidenziando una serie di problemi.
Infatti sono ben 500 mila i clienti che sembrano essere coinvolti in un problema di tipo ecologico da parte di Stellantis, tanto è vero che, stando a quanto riporta la rivista francese “L’Automobile Magazine”, ci sarebbe le condizioni per rivivere lo scandalo che coinvolse la Volkswagen con il Dieselgate, e forse sarà anche in termini maggiori.
In Francia non sono di certo rimasti a guardare e sono così subito intervenuti con un’azione popolare che ha già portato ben 5000 clienti a contattare fin da subito uno studio legale. Per poter venire incontro agli automobilisti, Stellantis ha deciso di estendere la garanzia su questi motori fino a 10 anni, o in alternativa per un totale di 175 mila km.
Il problema del PureTech 1.2 EB2 sarebbe legato a una malfunzionamento della cinghia di distribuzione, con questo che sarebbe stato progettato con una cinghia di bassa qualità. In certi casi questa situazione comporta anche la rottura del motore, un danno dunque di dimensioni imponenti per tutti coloro che hanno acquistato vetture con questo propulsore. Stellantis per il momento ha già autorizzato i propri centri a una riparazione del motore, per ora escludendo la sostituzione. Una situazione dunque molto complicata, con il Gruppo che dovrà trovare in tempi brevi delle soluzioni.
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