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Angelo col cuore di un diavolo: la spider “pacifica” con un motore mostruoso

Tantissimi marchi sono spariti nel corso degli anni. Nel Regno Unito vi erano svariati top brand che avevano costruito la fama di essere il non plus ultra in termini di sportività.

Il mercato attuale dell’auto offre sempre meno vetture roadster. Sarà per una crisi economica, ma anche concettuale, oggi persino i giovani preferiscono una comoda vettura a ruote alte ad una decapottabile due posti nuda e cruda. Le auto seguono le mode e, in modo evidente, questa non è più l’epoca della sportività senza compromessi.

La spider inglese con le corse nell’anima – fuoristrada.it

Il marchio Sunbeam era noto in UK per la produzione di divertenti ed agili vetture per i giovani. L’Alpine, da non confondere con l’auto sportiva francese per eccellenza, venne costruita dal Gruppo Rootes dal 1953 al 1975. La prima serie della biposto fu presentata nel 1953 e fu il primo mezzo a portare il solo nome Sunbeam dopo decenni.

Nel 1935 avvenne l’acquisto del produttore britannico e del brand Talbot da parte del gruppo Rootes. Precedentemente la Sunbeam, con la 30, era stata prodotta tra il 1936 e il 1937. Gli anni ’50 portarono anche ad una ventata di aria fresca in termini di design. La prima gen derivava dalla Sunbeam-Talbot 90 berlina, ed era conosciuta anche con il nome Talbot Alpine.

Si trattava di una roadster due posti creata da George Hartwell, proprietario di un concessionario Sunbeam-Talbot di Bournemouth, come auto da rally. L’unità aveva del potenziale e per questo motivo, nel 1952, iniziò lo sviluppo a opera della Sunbeam-Talbot. Norman Garrad, impegnato nella squadra corse, battezzò la vettura con quel nome, avendo fatto parlare di se nei rally alpini. La vettura sportiva aveva sotto il cofano un potente motore a quattro cilindri da 2.267 cm³, derivante da altre berline antecedenti. Furono cambiati i rapporti del cambio, con un montaggio sul piantone dello sterzo.

La spider inglese con le corse nell’anima

All’epoca le auto non avevano aiuti alla guida. Erano vetture costruite a mano dai carrozzieri garagisti per esperti automobilisti. I carrozzieri Thrupp & Maberly dal 1953 al 1955 si occuparono della fabbricazione. La maggior parte dei 200 esemplari furono esportati negli Stati Uniti dove piacquero tantissimo. Al Rally Alpino del 1953, quattro vetture vinsero la Coppa delle Alpi, e una di queste, finita sesta, era guidata da Stirling Moss, in basso insieme all’ex Presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo.

Stirling Moss con Montezemolo (Ansa) fuoristrada.it

Intorno alle Sunbeam Alpine iniziò a crearsi un mito. Alcuni modelli fecero apparizione sul grande schermo. Una Alpine blu zaffiro apparve nella pellicola di Alfred Hitchcock Caccia al ladro, con Cary Grant e Grace Kelly. Dato il successo oltreoceanico Kenneth Howes e Jeff Crompton ebbero l’opportunità di rimettere mano al progetto per produrre una nuova vettura destinata al mercato americano. La roadster a due porte, nel corso della sua storia, fu realizzata in 5 serie. I motori erano i seguenti: 1494 cm³ per la serie I, 1592 cm³ per le serie II, III e IV, e 1725 cm³ per la serie V. Fu costruita fino al 1968, e la produzione totale fu circa di 70.000 esemplari.

La magnifica Sunbeam Alpine che apprezzerete nel video del canale YouTube Californiaclassix era del 1966 veniva montava, in origine, un quattro cilindri in linea da 1.725 cc (1,7 litri). Ora ha il doppio dei cilindri e il triplo della potenza. Il proprietario ha deciso di installare un Ford V8 da 302 cavalli con pistoni forgiati Sealed Power 9.7:1, albero a camme a rulli Comp Xtreme Energy, testate in alluminio Air Flow Research, collettore di aspirazione Edelbrock e carburatore Holley da 600 cm3. Date una occhiata anche a questa Dodge che vale una fortuna.

Lo scarico è stato allungato attraverso dei collettori Hooker sino alla zona laterali con una struttura tubolare in acciaio inossidabile da 2,5 pollici. L’auto è impreziosita da un cambio manuale T5 a cinque velocità e una parte posteriore Dana 44 con differenziale a slittamento limitato Auburn Gear e marce 3.08. Le sospensioni dell’Alpine non sono originali, ma sono equipaggiate di cremagliera dello sterzo BMW Z3, ​​ammortizzatori KYB e barre di trazione personalizzate. I cerchi da 15 pollici nascondono dei freni a disco anteriori e freni a tamburo posteriori. L’auto è in vendita su Bring a Trailer in California.

Rappresenta una occasione rarissima per tutti i collezionisti del brand britannico. La commercializzazione fu interrotta dopo che la Chrysler acquistò il gruppo Rootes. La quinta serie, prodotta dal 1965 al 1968, fu quella finale. Ne furono elaborate 19.122 unità. La vettura godeva di un motore da 1725 cm³ di cilindrata, con due carburatori verticali inclinati, ed erogava 93 cavalli. Non c’era più l’opzione della trasmissione automatica ai tempi nella versione originale.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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