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Mercato auto sotto scacco, interviene l’Antitrust: tutto svelato

L’Antitrust ha posto sotto osservazione il mercato dell’auto. Ora, però, la situazione sta avendo dei risvolti molto preoccupanti.

La Commissione Europea ha da poco comunicato, tramite una nota, di aver dato avvio a delle ispezioni a sorpresa direttamente all’interno delle sedi di alcune aziende facenti parte del mondo dell’automobile europeo. I nomi dei gruppi coinvolti sono altisonanti e i mercati internazionali hanno iniziato a tremare. La presenza dei funzionari è stata confermata anche da parte delle stesse aziende, poste sotto controllo e i titoli in Borsa hanno sofferto particolarmente per questa situazione.

I controlli dell’antitrust sono già iniziati (Canva) – Fuoristrada.it

Proprio nei giorni scorsi, l’Antitrust ha avviato delle procedure di controllo per accertare o scongiurare l’esistenza di un possibile “cartello” capace di poter svolgere dei tipi di “pratiche commerciali restrittive” a riguardo della concorrenza come riporta La Gazzetta. Questo in parole povere significa che alcune aziende teoricamente rivali sono sospettate di essersi accordate tra loro per non concorrere, come dovrebbero in effetti fare. In particolare modo, sono stati posti sotto rigida osservazione i prezzi, dato che possono esser stati oggetti di illecito.

Oltre ai funzionari che si sono presentati all’interno delle sedi delle aziende sotto la lente di ingrandimento dell’Antitrust, in questi giorni sono arrivati anche alcuni rappresentanti delle autorità nazionali per le indagini. I prodotti che sono stati posti sotto accertamento sono gli pneumatici adatti alle auto, ai furgoni, agli autobus e ai camion, i quali sono stati venduti all’interno del mercato europeo. Le aziende finite sotto osservazione sono nomi del calibro di Pirelli, Goodyear, Bridgestone, Michelin,  Continental e infine Nokian.

La Borsa ne ha risentito

Il rischio più grande che le suddette aziende stanno affrontando è quello di subire delle multe molto salate. In pratica, nel caso in cui gli accertamenti dovessero dimostrare che l’accusa versava su fatti veritieri, allora le compagnie potrebbero subire una sanzione complessiva del 10% su tutto il loro fatturato globale . Numeri alla mano, quindi, le Borse internazionali hanno subito l’effetto di questi controlli immediatamente, anche se al momento l’indagine è in corso.

L’Ue osserva il mercato dell’auto con l’Antitrust (Ansa) – Fuoristrada.it

Un portavoce della Pirelli ha affermato che, comunque, l’azienda “Sta garantendo un totale supporto all’Autorità in merito agli accertamenti che si stanno eseguendo”. Da parte sua, invece, la Commissione ci ha tenuto a precisare che “Al momento, tutte le ispezioni in atto, avvenute senza preavviso, formano una fase investigativa preliminare”Questo vuol dire che per il momento non sono stati riscontrati avanzamenti nel caso.

Lo svolgimento di questi controlli, quindi, non sta a significare che tali aziende siano colpevoli di alcun comportamento anti-concorrenziale, saranno le autorità a capire se è avvenuto qualcosa di illegale: “L’indagine non anticipa il giudizio in merito all’esito della stessa”, fa sapere la Commissione.

Ovviamente, è un tema molto delicato e che sta influendo negativamente sui valori in Borsa di tutte le aziende interessate. Al momento, infatti, solo Pirelli e Michelin hanno perso il 4% del loro valore sul mercato, mentre la Continental il 2,1%, la Goodyear il 2% e la Nokian il 4,4%.

Michelangelo Loriga

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