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Correre qui? Pura follia, le gare più pericolose del pianeta

“Motorsport is dangerous” è un motto che non scopriamo oggi. La storia è fatta di immani tragedie che hanno coinvolto straordinari interpreti dell’automobilismo.

Vi sono piste dove i piloti sanno che devono metterci una attenzione extra. Un piccolo errore può avere effetti devastanti. In molte categorie la lista di piloti deceduti o feriti è molto lunga. Coloro che si approcciano al Motorsport hanno piena consapevolezza dei pericoli legati alla velocità. Per eccellere bisogna sapere andare forti in pista.

Sfide Motorsport (Ansa) fuoristrada.it

Sia nei campionati a ruote coperte che scoperte i rischi sono elevatissimi. Per non parlare delle due ruote. Ogni curva su alcuni tracciati rappresenta un patto con la morte. Non vi sono tracciati semplici, ma alcuni sono più pericolosi di altri. Nella primissima fase di carriera i piloti devono comprendere i limiti per crescere, mentre nella seconda fase c’è una ricerca della perfezione per rimanere ai vertici e sognare un riconoscimento iridato.

Le nuove generazioni crescono anche attraverso un metodo accelerato. Un tempo si arrivava nelle massime categorie dopo percorsi molto più lunghi e tortuosi. I ragazzi acquisivano una maggiore consapevolezza delle proprie capacità tecniche e fisiche, prima di fare il grande salto. Oggi c’è una corsa sfrenata per debuttare già in tenera età nelle massime categorie e, in alcuni casi, questo turbo paga. Vedasi Max Verstappen, già 3 volte campione del mondo e terzo all time winner al mondo, o Pedro Acosta che debutterà in MotoGP a soli 19 anni.

L’olandese della Red Bull Racing esordì addirittura minorenne al volante della Toro Rosso. Tutti i piloti, solitamente, iniziano dai kart e dalle minimoto in tracciati molto semplici. Crescendo si possono trovare ad affrontare le sfide sui circuiti più pericolosi al mondo. Ecco una lista dei tracciati dove ci vuole tanto fegato. Le follie e le tragedie possono avvenire anche sulle strade di tutti i giorni. 

Motorsport, le piste più rischiose

La classifica è dettata, inevitabilmente, dalle tragedie che vi sono state in passato. Cominciamo con la gara di resistenza più antica del mondo che si svolge sul Circuit de la Sarthe. Pagine indelebili del Motorsport sono state scritte. Quest’anno si è corso il centenario e le condizioni attuali sono molto migliorate. Un tempo, a giugno, tra acquazzoni e una notte da brivido, si correva in condizioni estreme. Chi ha vissuto l’epoca d’oro di Le Mans e può raccontarla è veramente un sopravvissuto.

Storica edizione 24 Ore Le Mans (Ansa) fuoristrada.it

Tantissimi morti, in materia di due ruote, si sono registrati nella super classica sull’isola di Man. Il Tourist Trophy ha mietuto oltre 200 vittime, ben 9 nell’edizione del 2005. La competizione si svolge ogni anno dal 1907 ed è per lo più gestito da volontari nello spirito della competizione. Il Motorsport non è solo ovali percorsi a velocità supersoniche o tracciati in asfalto. Una menzione speciale merita la Baja 1000, una sfida off-road su un percorso impervio di 850 miglia.

Chiamarla pista è quasi un eufemismo perchè ha pochi segnali e i concorrenti devono essere preparati a qualsiasi condizione, correndo su mostri irrefrenabili. Una celebrazione dell’off-road estremo avviene in Malesia in una sfida tra vetture 4X4. Nelle foreste pluviali malesiane si tengono dei Challenge, proprio nel cuore della stagione dei monsoni nel sud-est asiatico. Un modo per complicarsi la vita, non credete?

Non possiamo non citare anche il Rally più famoso al mondo che ha preso il suo nome dalla corsa che andava da Parigi alla capitale del Senegal dal 1978 al 2009. La Dakar si è spostata in Sud America e in Arabia Saudita, ma lo spirito è rimasto lo stesso. Menzione speciale anche per Spa Francorchamps che rimane uno dei tracciati più iconici e adrenalinici al mondo, dove purtroppo, anche negli anni recenti, si sono verificati gravissimi incidenti e lutti.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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