Allarme Fiat, gli appassionati ora temono il peggio: terribile notizia per l’azienda torinese

La Fiat fa registrare dei numeri molto negativi, che partono da molto lontano. La statistica fa tanta paura alla casa di Torino.

Il marchio Fiat sta apportando diversi cambiamenti alla sua gamma, che non offre troppa scelta ai clienti. Per quello che riguarda il mercato italiano ed europeo, ci sono poche auto a disposizione, mentre le cose sembrano quasi andare meglio in Brasile, dove alcuni veicoli come il SUV Fastback fa segnare dei grandi risultati.

Fiat crollo 1989 2023
Fiat logo (ANSA) – Fuoristrada.it

Nelle prossime righe, vi riporteremo alcuni dati che fotografano una brutta situazione per la Fiat, che rispetto a tanti anni fa è andata verso un vero e proprio crollo. I tempi in cui la casa di Torino era amata in tutto il mondo sono belli che andati, dal momento che ora vengono vendute auto quasi solo in Italia. Ecco l’impietoso calo sul crollo ed i motivi di questa crisi.

Fiat, crollo spaventoso tra il 1989 ed il 2023

Sappiamo benissimo che ormai la Fiat ha ben poco in comune con ciò che è stata nel vecchio secolo, dal momento che è sotto la gestione del gruppo Stellantis. In molti rimpiangono i tempi in cui tutte venivano progettato e realizzato in Italia, ed ogni auto era facilmente riconoscibile, mentre ad oggi, tutti i modelli gestiti dalla holding multinazionale olandese sono omologati.

Fiat 500 e la crisi
Fiat 500 che notizia (ANSA) – Fuoristrada.it

Un esempio lampante è dato dalla Topolino, costruita sulla piattaforma della Citroen Ami, da cui si differenzia, a livello pratico, solo per il marchio posizionato sul cofano. In queste ultime ora, è arrivato uno spaventoso dato dalla JATO, che indica il pazzesco crollo avuto dal marchio italiano negli ultimi 34 anni, ovvero dal 1989 al 2023 che è ancora in corso.

Pensate che la Fiat, in questo periodo, ha perso ben 30 punti percentuali sul mercato, un crollo che si registra in ben poche altre realtà. Alla fine degli anni Ottanta, la quota di mercato della casa di Torino era altissima, pari al 41%, ma ora si registra un modestissimo 11%. Va detto che la crisi non è solo della casa italiana, ma anche, più in generale, di tanti brand europei, che rispetto al passato hanno perso molto, cosa valida sia per la Volkswagen che per Citroen e Peugeot, veri e propri colossi del settore automotive.

Va detto che il calo del brand piemontese è più evidente degli altri, visto che c’è stata una decrescita pari ad un terzo del totale, e questo nonostante alcuni dati che, in apparenza, sembrano positive. La Panda continua infatti a dominare le vendite, ed è da ormai parecchi anni la vettura più venduta in Italia, con largo margine sulle inseguitrici.

Secondo quanto riportato da “Autoeveryeye.it“, uno dei motivi potrebbe essere la scarsa gamma messa a disposizione, che offre solo Panda e 500. In passato, invece, c’erano modelli come la Punto e la Bravo, e solo ora è stata svelata la nuova 600e, che stando ai primi dati pare essere un vero e proprio flop con pochi ordini in due mesi. Inoltre, la concorrenza è cresciuta, e serve innovazione per tornare in alto in futuro.

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