Sainz via da Maranello? Le parole dello spagnolo nel corso della conferenza di Budapest lasciano aperte diverse opzioni.
Quasi tanto quanto Lewis Hamilton, Carlos Sainz si sta rivelando una figura centrale del mercato piloti per le prossime due stagioni del Circus. Come si è ben compreso il madrileno non gradisce essere considerato il secondo di Charles Leclerc e non lo ha mai taciuto, tanto che in più di un’occasione si sono create frizioni tra i due piloti e con la squadra stessa. Nelle ultime settimane si sono intensificate le voci di una sua uscita e tra i nomi citati come possibili sostituti sono emersi quello del sorprendente Alex Albon, oggi 13esimo della generale con la Williams con 11 punti mentre i suo compagno di squadra Sergeant è penultimo a zero, e di Lando Norris, dato dalla stampa britannica come già in fase di pre-accordo con Maranello per il 2025. 
Lui, invece, sin dall’annuncio dell’ingresso di Audi nel Circus è stato avvicinato al marchio tedesco, ma per sapere se l’indiscrezione troverà concretezza, bisognerà attendere il 2026, quando diventerà ufficialmente proprietario di quella che oggi è in griglia come Alfa Romeo.
Sainz avvisa la Ferrari, ecco cosa chiede
Ancora amareggiato per quella decima piazza conquistata a Silverstone, sul circuito che nel 2022 lo vide trionfare per la prima volta in F1, il #55 contava di riprendersi già questo fine settimana all’Hungaroring, tracciato che notoriamente, per il suo disegno a toboga premia anche le vetture che non dispongono di un motore tanto potente. Purtroppo, il pilota spagnolo della Ferrari si è dovuto accontentare di un ottavo posto ottenuto alle spalle del compagno di squadra Charles Leclerc.
Mentre le gomme, che la SF23 fa fatica a gestire, restano un’incognita: . Purtroppo la monoposto è piuttosto suscettibile sia al meteo, sia appunto al layout. Abbiamo dei punti deboli, ma se le condizioni ci saranno favorevoli speriamo di essere forti“, ha sostenuto desideroso di calcare quel podio che fino ad ora gli è mancato e che invece al suo team-mate e rivale è già toccato due volte a Baku e a Zeltweg. 
A quanto pare il round inglese è servito alla scuderia a comprendere maggiormente i difetti dell’auto, il problema è che oggi tutti a parte la Red Bull sono a distanza ravvicinata, ciò significa che basta poco per scivolare dietro. “Molto dipende dai circuiti, in alcuni siamo più incisivi noi, in altri, la Mercedes e in altri ancora la McLaren. Sebbene un risultato può cambiare molto, in realtà la forbice prestazione non è così ampia“, ha analizzato predicando la calma e ad evitare reazioni eccessive.
Tornando all’argomento chiave dell’articolo, ovvero l’accordo in essere con il Cavallino, il 28enne ha cercato di spostare l’attenzione altrove, evidenziando come le priorità da affrontare siano altre e legate al presente, più che al domani. “Ci sono molte gare ravvicinate. Comincerò a pensare a cosa farò tra due campionati durante la pausa invernale. Per adesso il mio interesse principale è riportare l’equipe in alto“, ha quindi dettato i suoi piani per il breve periodo, spegnendo le distraenti chiacchiere sul suo avvenire.