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Auto

Volkswagen, arriva l’addio definitivo: nulla sarà più come prima

Notizia sconvolgente quella che arriva dalla Volkswagen: addio definitivo. Non c’è nulla che si può fare a riguardo. 

Volkswagen. Il marchio tedesco, che conta milioni di automobili vendute in tutto il mondo su base annuale rivaleggiando con le maggiori realtà planetarie, ha deciso di dire addio ad un progetto molto importante.

Volkswagen, dalla decisione non tornano indietro (Ansa) – Fuoristrada.it

Ma facciamo un passo indietro per capire le ragioni dietro la decisione di Volkswagen che ha annunciato ufficialmente l’addio forse definitivo alla sua idea a riguardo.

Niente più auto

E’ ormai oltre un anno che le ostilità tra Russia ed Ucraina continuano con il paese di Vladimir Putin nel ruolo di aggressore. La cosa ha portato ad un’ondata di sdegno internazionale che non ha risparmiato sanzioni nel settore delle automobili.

Naturalmente anche la casa tedesca si è unita a quei marchi che hanno deciso di dare l’addio al mercato russo almeno in via temporanea finché la situazione politica non viene riportata alla normalità. Con il conflitto che non fa che peggiorare però sembra proprio che nessuno dei marchi che ha cessato le attività in Russia possa tornare a vendere nel paese. Allora, ecco la decisione.

Stando alle notizie ufficiali del marchio rilasciate nelle ultime ore, lo stabilimento della casa tedesca di Kaluga situato poco fuori Mosca non è più di proprietà del brand tedesco che lo ha ceduto per inutilizzo e soprattutto per l’impossibilità di tornare ad operare nel paese che con oltre 140 milioni di abitanti rappresenta un bacino di utenza ghiottissimo per qualsiasi casa produttrice.

La Russia è ormai stata abbandonata da molti partner commerciali europei (Ansa) – Fuoristrada.it

La cessione di cui beneficia il Gruppo Industriale Art-Finance, ha finito per riguardare l’enorme impianto fermo da marzo scorso, che in condizioni ottimali permetteva di far lavorare oltre 4.000 dipendenti per una produzione di centinaia di migliaia di automobili l’anno, ferma praticamente dal 2022. A queste condizioni, la situazione non è sostenibile; da qui, l’addio dell’azienda tedesca al Paese.

Secondo le fonti italiane, l’operazione di cessione ha richiesto una spesa di 125 milioni di Euro, che forse consentiranno al marchio di rientrare delle spese effettuate per mettere su l’impianto. Ancora una volta, dietro la tragedia umanitaria terrificante che sta avvenendo in Ucraina, ne abbiamo anche una economica che sia il paese vittima dell’attacco che quello aggressore dovranno fronteggiare con conseguenze disastrose nei prossimi anni.

Manfredi Falcetta

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