Ottime notizie per gli automobilisti italiani, a cominciare da chi usa i mezzi per lavoro: il prezzo della benzina non è più un problema
Negli ultimi mesi il rincaro del prezzo della benzina ha certamente messo in ginocchio i cittadini italiani. Dopo la guerra in Ucraina i costi sono cresciuti a dismisura, scatenando le proteste e la preoccupazione dei guidatori e non solo.
Su questo fronte però sono in arrivo novità che potrebbero cambiare le cose. Dopo la mazzata di metà aprile quando, non a caso, il prezzo della benzina a cavallo di Pasqua e del doppio ‘ponte’ era aumentato a dismisura, sono finalmente in arrivo buone notizie.
Il trend è finalmente positivo e gli automobilisti italiani tornano a respirare. Perché ora c’è un calo generalizzato in tutta Italia.
Lo confermano gli ultimi dati ufficiali in base alle rilevazioni fatte dal ministero dei Trasporti. In particolare nelle ultime ore Q8, IP e Tamoil hanno ridotto di 2 centesimi i prezzi raccomandati sia sulla benzina verde che sul diesel.
Guardando nel dettaglio la rete nazionale, con i dati di Quotidiano Energia basati sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del ministero, i numeri sono chiari. Il prezzo medio praticato della benzina in modalità self service è 1,847 euro/litro (1,853 nella precedente rilevazione), ma diversi marchi sono compresi tra 1,829 e 1,850 euro/litro mentre i no logo stanno a 1,850. Il prezzo medio praticato del diesel self service è 1,698 euro/litro (contro 1,705 del giorno precedente), con prezzi medi tra 1,681 e 1,703 euro/litro (per no logo 1,699).
In modalità ‘servito’ per la benzina il prezzo medio praticato è 1,987 euro/litro (1,993 era invece il dato precedente). I marchi propongono prezzi tra 1,917 e 2,050 euro/litro mentre i no logo 1,903). La media del diesel servito è pari a 1,842 euro/litro, contro 1,850 del giorno prima, con alcune compagnie che scendono fino a 1,775 euro/litro (no logo 1,755). Per finire, i prezzi del Gpl viaggiano tra 0,767 e 0,787 euro/litro (no logo 0,753) mentre il metano tra 1,600 e 1,668 euro/kg (per i no logo 1,647).
Un fenomeno di discesa, moderata ma continua, che deriva anche dalle quotazioni internazionali del greggio. Nella giornata di giovedì 4 maggio avevano chiuso in leggero rialzo, dopo però diversi gironi di picchiata profonda.
Eppure solo un mese fa il taglio netto nella produzione di petrolio annunciato a sorpresa dall’Opec+ già a partire da maggio 2023 aveva fatto temere il peggio. Molti analisti infatti prevedevano una nuova impennata per il prezzo di benzina e gasolio fin dalla prima settimana di questo mese ma almeno per il momento non è successo
Quindi questo è un ottimo momento per fare il pieno, in attesa di capire che cosa succederà in futuro e se le quotazioni rimarranno stabili. In ogni caso è chiaro a tutti dai prezzi che abbiamo elencato un ritorno all’antico.
Se nei mesi scorsi era successo anche di vedere il diesel venduto a prezzi superiori rispetto alla verde, oggi non è più così anche perché le accise sul gasolio sono rimaste comunque inferiori a quelle della benzina. E in fondo è anche comprensibile, visto che lo utilizzano soprattutto chi guida per mestiere, a cominciare dagli autotrasportatori.
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