Il pilota della Aston Martin Fernando Alonso non è più un giovanotto, ma ha tanta voglia di correre e fa una rivelazione sul suo futuro
E’ vero che a dominare la Formula 1 c’è un pilota ancora giovane e che rappresenta la nuova generazione, ma a lottare contro Max Verstappen ci sono anche dei veterani che hanno fatto la storia di questo sport. Basti pensare a Lewis Hamilton e Fernando Alonso, che non solo hanno tanta voglia di correre, ma soprattutto non pensano minimamente a smettere. 
38 anni per l’inglese sette volte campione del mondo, e addirittura 41 per lo spagnolo, anche lui iridato e con un importante passato da ferrarista. Se è vero che questi due “giovanotti” della Formula 1 hanno voglia di correre, va detto anche ogni tanto torna il tema di un loro possibile addio al circus. Ed è inevitabile che i due piloti si “pensino”, magari provando a fare una sorta di confronto indiretto su chi sarà il “primo” a mollare.
Lo ha detto proprio Fernando Alonso, che pur ribadendo di avere ancora voglia di stare in pista, ha spiegato che gli piacerebbe chiudere la carriera assieme ad Hamilton. Evidentemente, la sensazione è che nessuno dei due piloti ha voglia di fermarsi prima dell’altro. E tutti gli appassionati sanno come la rivalità tra Alonso e Hamilton si è accesa parecchio in questi anni. I due sono stati compagni di squadra nell’ormai lontano 2007, quando erano alla Mclaren.
Alonso “fa pace” con Hamilton: “Ci piacerebbe chiudere la carriera insieme”
Lo spagnolo arrivò nella scuderia dopo aver vinto due mondiali. Era quindi il pilota più in vista ed esperto, mentre Hamilton in quella stagione era al suo debutto. I due entrarono subito in rivalità, fin quando Ron Dennis spiegò che la rivalità intestina era diventata più importante della lotta alla Ferrari di Raikkonen e Massa. Adesso, però, la situazione sembra essere molto diversa: i due vivono rapporti molto più distesi, e Alonso ha spiegato che vorrebbe chiudere la sua carriera assieme ad Hamilton. 
In un’intervista al Daily Mail ha spiegato: “Abbiamo passato una stagione difficile quando eravamo compagni di squadra. Ora ci rispettiamo l’uno con l’altro e vogliamo continuare a farlo. Ci consideriamo a vicenda dei rivali ostinati, ma anche i capi all’epoca non capirono bene la situazione. Non potevo più stare in McLaren perché non c’era armonia, ma il motivo non era Lewis ma la gestione del team”.