Lewis Hamilton, rivolta in arrivo? Dichiarazioni da brividi del campione britannico

Il pilota della Mercedes Lewis Hamilton si è sempre distinto per le sue battaglie politiche e sociali, nei confronti di temi delicati come il razzismo e le discriminazioni. Le sue recenti parole fanno riflettere molto

Un asso in pista e un uomo forte e coraggioso fuori dal paddock. Lewis Hamilton non si è distinto soltanto in pista con le sue prodezze e i sette campionati del mondo vinti, ma anche per come ha affrontato, e ancora continua a fare, tematiche importanti.

Tra queste il razzismo e le discriminazioni: posizioni sulle quali l’inglese ha una posizione molto chiara e ferma. Idee che non ha mai rinunciato a difendere, anche a margine dei week end di corsa, lì proprio dove il pilota ha la massima visibilità. Tematiche importanti, che Hamilton non esita ad affrontare appena ne ha occasione. L’ultima è stata la conferenza stampa della vigilia del primo week end della stagione in Bahrain.

Uno dei temi di cui spesso parla Hamilton è la decisione della FIA di limitare il diritto di parola dei tifosi, in particolare quando si tratta di commentare situazioni politiche e religiose durante i week end di gara. Secondo la FIA non è quella la sede opportuna per fare certe riflessioni, che spesso risultano scomode. Una scelta verso la quale non è d’accordo il pilota della Mercedes. Di fatto, quella della FIA è una vera e propria censura, che ha ottenuto come effetto contrario e sicuramente non voluto quello di compattare piloti e opinione pubblica contro questa posizione.

Hamilton non arretra e si ribella alle decisioni della FIA

Atteggiamento repressivo da parte della FIA, che in effetti non piace a nessuno. Sono moltissime le “battaglie politiche” che Hamilton ha portato avanti con coraggio, prendendo decisioni sempre nette e inequivocabili. “Questo giro di vite della FIA mi dice al 100% che stiamo andando nella direzione sbagliata – ha detto il pilota della Mercedes – è contrario a tutto quello che ho cercato di fare in questi anni”. Chiaramente, l’inizio della stagione in Bahrain, uno dei paesi dove i diritti umani sono in discussione, ha dato a Hamilton lo spunto per fare un’ulteriore disamina.

“Ho sempre pensato che se questo sport arriva in certi paesi noi abbiamo una responsabilità precisa. Dobbiamo sensibilizzare l’opinione pubblica verso questi temi e cercare di lasciare un impatto positivo in questi luoghi – ha proseguito Hamilton – ma bisogna fare sicuramente di più”. Il pilota della Mercedes si prepara al debutto in Bahrain. Le performances della sua Mercedes nelle prove ufficiali sul circuito di Sakhir non sono state esaltante, ma la monoposto della casa stellata è comunque una candidata a lottare per il titolo mondiale, o quantomeno mettere in ansia la Red Bull. Una sfida che condividerà con la Ferrari, anch’essa pronta a lottare seriamente per il titolo iridato.