La FIAT ha prodotto tante auto di grande successo nel corso della propria storia, mentre altre sono meno ricordate. Andiamo a scoprire i segreti di un progetto curioso in tutto e per tutto.
Quella che vi racconteremo oggi è una storia molto interessante, che narra le avventure di un’auto poco conosciuta, e nella quale forse gli stessi creatori decisero di non credere abbastanza. Ci stiamo riferendo alla FIAT Phylia, una Concept Car prodotta nel 2008, ormai quasi due decenni fa. Questa tipologia di modelli viene sviluppata per testare nuove tecnologie, da utilizzare poi in futuro, ma è difficile che vengano esse stesse prodotte in serie.
Ed infatti, anche la FIAT Phylia restò solamente un esperimento, una vera e propria auto laboratorio, che però riuscì a distinguersi per alcune soluzioni per l’epoca all’avanguardia, ed in molti casi attuali anche oggi. Pareva una piccola Smart vista la lunghezza di soli 2.995 mm, con larghezza di 1.610 mm ed altezza di 1.510 mm. Uno dei suoi segreti era la notevole leggerezza, con un peso contenuto a soli 750 kg, un dato da microcar. Parliamo di una superutilitaria a due posti, costruita in alluminio e materie bioplastiche, con un occhio all’ambiente. Andiamo a scoprire quali erano i suoi segreti.
FIAT, perché la piccola Phylia era avanti di decenni
Tutto il mondo dell’automotive guardò con grande curiosità alla nuova FIAT Phylia, il cui stesso nome fu ben diverso a quelli a cui la casa di Torino ci ha sempre abituato. Era nettamente avanti ai tempi, forse fin troppo, dal momento che il powetrain era davvero innovativo. A spingerla troviamo una cella combustibile ad idrogeno da 1 kW, con tanto di celle solari fotovoltaiche da 3,4 kW, con la totale assenza di un classico motore a benzina. Nonostante questo, sviluppava un’autonomia dichiarata di circa 220 km, un dato che persino molte auto elettriche di oggi fanno fatica a raggiungere.

Sul fronte prestazionale, non era chiaramente un fulmine di guerra, ma un’auto in grado di dire la sua in città. La velocità massima era pari a 130 km/h, con uno scatto tra 0 e 100 km/h che si completava in meno di 12 secondi. Parliamo di performance nettamente migliori rispetto alle microcar, ed in linea con tante piccole auto odierne. La versione di serie era nei piani della FIAT per il 2010, ma il progetto fu poi accantonato. Un gran peccato, ma è chiaro che avrebbe faticato ad ottenere dei buoni riscontri in termini di volumi di vendita, pur restando un interessante esperimento.