Grandi novità attendono il Gruppo Stellantis. Antonio Filosa potrebbe decidere di cancellare due progetti che erano in programma.
Il colosso italo-francese è alle prese con una trasformazione epocale dell’industria delle quattro ruote. C’è bisogno di un cambio di paradigma rispetto all’epoca Tavares che inneggiava su prodotti elettrificati. Il manager portoghese aveva intenzione di strappare ai colossi cinesi lo scettro nel settore green. Un’idea che si è rivelata poco percorribile sul mercato europeo. 

L’exit di Tavares ha portato la nomina di Antonio Filosa che ha inaugurato una nuova era. Il manager campano ha una vasta esperienza in Nord America. Voci dalla Francia parlano di progetti cancellati per due hatchback, che avrebbero dovuto arrivare tra il 2028 e il 2029. Il marchio in questione è DS che negli anni si è distaccato dalla Citroen. La crossover compatta 3 Crossback, il SUV 7 Crossback, la berlina di lusso 9 e la media a cinque porte 4 hanno arricchito una gamma variegata. Nel 2022, dopo alcuni cambiamenti, sia la 3 che la 7 hanno assunto il nome Crossback.
Il marchio francese ha puntato tanto sull’eleganza. Stellantis sta affrontando un periodo complesso e vuole badare al sodo. Con fatturati in rosso il Gruppo Stellantis ha bisogno di rialzare i numeri. Il nuovo CEO è chiamato a cambiare il diktat, in particolare in Europa, dove le auto elettriche non sono ancora decollate.
Addio ai futuri modelli DS N°3 e N°4
Il Gruppo Stellantis ha preferito concentrare la produzione del brand di lusso transalpino sulla fascia alta del mercato, mettendo da parte investimenti su segmenti inferiori. Il SUV DS N°7, previsto inizialmente per la primavera del 2026, è confermato ma per DS N°3 e N°4 non ci sarà spazio. 

Lo sviluppo della nuova DS N°3 è stato fermato. Addio all’idea di una utilitaria all’avanguardia, costruita sulla stessa architettura della Peugeot 208. La DS N°4 dovrebbe interrompere la sua carriera con l’addio dell’attuale modello. Sarebbero dovute arrivare nel 2028 e nel 2029, ma i piani sono cambiati.





