In attesa di scoprire cosa deciderà la Commissione europea sui motori termici, l’Italia non vuole farsi trovare impreparata nella produzione di carburanti sostenibili.
L’industria dell’automotive ha bisogno di cambiare marcia per puntare a uniformarsi alle realtà più evolute. Per ora la filiera elettrica non ha dato gli esiti sperati, ma molto è dipeso anche da un retaggio culturale. Storicamente gli italiani sono legati al rombo dei motori termici. Sarebbe come rinunciare in tavola al pane, al parmigiano e alla pasta. Di sicuro c’è chi riesce a fare a meno dei carboidrati nel Belpaese, ma parliamo di cerchie ristrettissime, proprio come i progressisti del green che sono riusciti a cambiare la proprie abitudini in nome di una tecnologia innovativa.
Chi ha acquistato un’auto full electric, alle nostre latitudini, solitamente ha a disposizione anche altre vetture nel garage. Difficile rinunciare al piacere di guida di una vettura con motore a combustione interna. Per questo il parco auto circolante rimane tra i più vetusti d’Europa. Non c’è alcuna intenzione, nell’italiano medio, di cedere la propria cara vettura storica. Almeno che non si tratti di soggetti che valutano una macchina al stregua di uno smartphone, oggi in pochi sarebbero pronti a snaturarsi al volante di una EV.
Per motivi ecologici e politici l’Italia deve adeguarsi. Tra 10 anni dovrebbero essere vendute in Europa solo auto elettriche. Il ban ai motori termici, ibride comprese, sta spaventando molti, ma non gli italiani. La speranza per i sostenitori del motore a scoppio è che arrivi un’apertura per i cosiddetti e-fuel. I carburanti green sarebbero la chiave per non cambiare tecnologia.
Italia: la svolta degli e-fuel
Il Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava, come riportato sulle colonne di Hdblog.it, ha dichiarato: “Il nostro impegno è concreto, basato sulle evidenze scientifiche e sul rafforzamento delle filiere produttive. Siamo orgogliosi della condivisione internazionale che stiamo raccogliendo e certi che il nostro pledge otterrà il sostegno di molti Paesi, anche all’interno dell’Unione Europea. L’Italia si conferma protagonista nella ricerca di soluzioni concrete, innovative e all’avanguardia per un futuro energetico sostenibile”.
Per una transizione eco è arrivata la proposta in occasione dell’evento “Belém 4X Pledge on Sustainable Fuels”. Il target è fissato per accelerare la transizione energetica globale e rafforzare le filiere produttive.