L’Italia meridionale sprofonda nel baratro: disastro per le Ferrovie, spunta la crudele verità

Il Belpaese tra crisi economica e corruzioni sta facendo dei passi indietro, specialmente in alcune regioni dove si verificano problematiche bancarotte.

L’Italia purtroppo è famosa anche per le sue drammatiche vicende processuali legate a bancarotte fraudolente e azioni criminose.

Sprofonda nel baratro la società di Ferrovie
Crolla nel baratro la società di Ferrovie – Fuoristrada.it

Il crac Parmalat è stata una delle tante vicende di bancarotta e aggiotaggio culminata col fallimento della società alimentare italiana Parmalat. Negli ultimi anni sempre più manager e imprenditori sono stati presi con le mani nel sacco. Cattive gestioni hanno portato a perdite ingenti, specialmente al sud.

Condannato l’amministratore unico di Ferrovie del Sud Est

Come riportato sulle colonne de La Repubblica, la quarta sezione del Tribunale civile di Bari, con presidente Giuseppe Rana, ha condannato l’ex amministratore unico di Ferrovie del Sud Est, Luigi Fiorillo, a un risarcimento del danno a causa della pessima gestione aziendale tra il 2001 e il 2015. Il Tribunale, dopo aver accolto il ricorso della società Fse, ha emesso una liquidazione 97,23 milioni di euro. La storia ha raggiunto il suo punto di ritorno nel marzo del 2024 quando l’ex amministratore venne condannato a 10 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta e per dei casi di distrazione e dissipazione del patrimonio societario, avvenuti nel periodo suddetto.

Società bancarotta ferrovie Italia meridionale
Condanna per l’amministratore di Ferrovie del Sud Est – Fuoristrada.it

In 14 anni di operato Fiorillo, in base a quanto annunciato dalla Procura di Bari, la Fse arrivò a una perdita di 230 milioni di euro. Ferrovie del Sud Est puntò il dito contro l’amministratore e nel processo vennero riconosciute le sue responsabilità. Il Tribunale ha annunciato che c’è stato effettivamente un pregiudizio (patrimoniale e non patrimoniale) per la società e, come si evince nei fascicoli processuali, per una “irragionevole ed illecita gestione sociale nel periodo di carica e comunque delle illecite operazioni dallo stesso realizzate“.

I vertici di Ferrovie del Sud Est avanzarono un’azione civile affinché il Tribunale attribuisse la responsabilità di Fiorillo “in relazione all’intero sofferto dalla società”. La richiesta, giudicata fondata, ha portato all’incriminazione dell’amministratore unico che sarà costretto a pagare per i danni causati nella sua lunga gestione aziendale. Infine, sono state condannate anche altre quattro persone perché ritenute responsabili di altri episodi di distrazione e dissipazione del patrimonio di Fse. Sono scattate pene da due a quattro anni per gli altri imputati giudicati colpevoli dal giudice. Una brutta pagina, già in un panorama di crisi, che ha segnato una società del meridione.

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