L’automotive italiano crolla: arriva una previsione agghiacciante per tutti gli operai

La produzione di auto in Italia continua a calare, e tutto ciò ha un enorme impatto sui posti di lavoro. Secondo un recente studio, ci sono migliaia di posti di lavoro che rischiano di saltare.

Il mercato delle quattro ruote zoppica da troppo tempo, e le conseguenze sui lavoratori sono ormai ben note. Pensate che in Italia, secondo gli ultimi dati diramati da varie sigle sindacali, la bellezza di 20.000 dipendenti su 32.000 del gruppo Stellantis sarebbero in regime di cassa integrazione, con licenziamenti a gogo ed uscite anticipate dai contratti che vengono accettate dai lavoratori, optando l’incentivo che conduce al pensionamento anzitempo.

L'automotive italiano crolla
Automotive ecco la verità – Fuoristrada.it

Le condizioni di lavoro sono peggiorate nel corso degli ultimi anni, e non c’è alcuna certezza in merito ad un futuro più stabile. Nel frattempo, uno studio che è stato appena pubblicato fa temere il peggio per chi lavora in ambito automotive in Italia, e con automotive intendiamo, oltre alle case costruttrici, anche chi è impiegato nella produzione di componentistica. Andiamo a scoprire i dettagli su un’analisi che fotografa una situazione a dir poco drammatica.

Automotive, ben 77.000 posti di lavoro sono in serio pericolo

L’industria automobilistica vive una crisi senza fine, ma le cose potrebbero andare anche peggio nel prossimo futuro. Secondo la società di consulenza PwC Strategy & Italia, che ha svolto lo studio “Regearing for growth“, c’è il rischio che in Italia vadano perduti 77.000 posti di lavoro nel settore automotive, scendendo dagli attuali 507.000 impiegati a quota 430.000. Inoltre, andrebbero perduti anche 10 miliardi di euro di Pil ogni anno se la situazione non dovesse migliorare. Queste riduzioni porterebbero il Prodotto interno lordo a passare da 62 a 53 miliardi di euro, senza sottovalutare un minor gettito fiscale di 3 miliardi di euro.

Crisi auto 77.000 posti di lavoro a rischio
Crisi auto gravi problemi – Fuoristrada.it

Il crollo della produzione di auto in Italia va avanti da troppi anni, e nel 2024 si è scesi per la prima volta dopo decenni sotto la soglia del mezzo milione di mezzi prodotti. Il 2025 potrebbe chiudersi con meno di 40.000 mezzi prodotti tra auto e veicoli commerciali, un dato che ci riporterebbe indietro addirittura agli anni Cinquanta, quando la motorizzazione di massa era solo al suo inizio. Un vero e proprio dramma industriale, e data la crisi vissuta dal gruppo Stellantis e l’assenza di altri produttori nel nostro paese, appare difficile riuscire a svoltare la situazione.

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