La crisi dell’automotive è sempre più grave: crollo totale per il mondo delle quattro ruote, Stellantis rischia grosso

Il mercato dell’auto continua a remare più del previsto in Europa, con fabbriche che lavorano a metà e ritmi sempre più blandi. Stellantis è probabilmente il cuore del problema allo stato attuale delle cose.

Il mondo delle quattro è in crisi nera in Europa, e la difficoltà è ormai sempre più evidente per tutti i costruttori. Il gruppo Stellantis ha fermato la produzione in diversi stabilimenti, anche se in maniera temporanea, in questo inizio di ottobre. Ad esempio, si è fermato per qualche giorno il sito di produzione di Pomigliano d’Arco, dove nascono la FIAT Panda, ovvero l’auto più venduta in Italia, ed anche l’Alfa Romeo Junior, due auto che piacciono e non poco alla clientela.

Auto crisi sempre più grave
Auto grande difficoltà (ANSA) – Fuoristrada.it

La stessa cosa è accaduta anche a Tychy, in Polonia, la patria della Jeep Avenger, il SUV più venduto nel nostro paese, assieme all’Alfa Romeo Junior ed alla FIAT 600, per non parlare di Poissy, l’impianto alle porte di Parigi. Stellantis è in grave crisi, ma il tema delle fabbriche chiuse riguarda la gran parte dei costruttori europei, e gli esperti hanno appena reso noto un dato che dovrebbe far riflettere tutti i marchi. Andiamo a scoprire il motivo per il quale c’è seriamente da preoccuparsi allo stato attuale delle cose.

Automotive, la crisi delle fabbriche in Europa racconta le difficoltà

La Volkswagen ha bloccato la produzione a Zwickau e Dresda per una settimana in Germania, e parliamo di stabilimenti in cui si producono solamente auto elettriche, tanto per rendere bene l’idea di quanto ci sia poca domanda per questi veicoli. In base ad una ricerca che è stata svolta da “AlixPartners“, riportata da Bloomberg in questi ultimi giorni, c’è un eccesso di almeno 8 fabbriche di veicoli in Europa, e nel complesso, gli impianti sfruttano, in media, solamente il 55% delle loro capacità operative. In sostanza, non sono mai al pieno della produzione.

Fabbrica Stellantis analisi che fa paura
Fabbrica Stellantis in mostra (ANSA) – Fuoristrada.it

Stellantis è messa ancora peggio, dal momento che, in totale, i suoi impianti sfruttano solamente il 45% della loro intera capacità. La crescita delle case cinesi potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione, stando al parere di colui che si è occupato della ricerca, vale a dire Fabian Pointek. Inoltre, viene sottolineato che il 6% delle auto nel 2028 potrebbe essere cinese in Europa, con il rischio che, nel Vecchio Continente, vengano prodotti circa 860.000 veicoli in meno rispetto ad oggi. In sostanza, la situazione si fa sempre più allarmante.

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