Cosa sta succedendo a John Elkann? L’erede dell’impero degli Agnelli non sembra in grado di gestire un patrimonio di società che hanno fatto la storia del Belpaese.
La famiglia Agnelli ha sempre avuto un ruolo di primissimo piano nelle trame economiche del nostro Paese, ma da qualche anno la musica è cambiata. C’è un progressivo e inesorabile desiderio di vendere e di fuggire all’estero. Non è solo fuga di cervelli, ma di capitali che finiscono nella mani di potenti gruppi esteri. Il caso più evidente, in ordine cronologico, è la vendita di Iveco al major indiano di Tata Motors.
Ora, dopo i nefasti risultati del Gruppo Stellantis, si parla anche della vendita di Repubblica, La Stampa e tre radio che fanno parte del colosso GEDI. Sebbene non ci sia ancora l’ufficialità, è molto probabile che a breve vengano vendute dal gruppo facente capo a John Elkann. Cosa spingerebbe l’erede di Gianni Agnelli a liberarsi della divisione editoria della propria azienda?
La verità sulle vendite di John Elkann
Il quotidiano La Repubblica venne lanciato su idea di Eugenio Scalfari, già direttore del settimanale L’Espresso. La testata di Eugenio Scalfari scelse di collocarsi nell’area della sinistra laica e riformista. Stampa dopo stampa divenne il secondo quotidiano generalista d’Italia per diffusione totale e per quantità di lettori, dopo il Corriere della Sera, con una vendita media di 151.309 copie a maggio 2023. Negli ultimi anni, complice anche il successo dei web magazine digitale, c’è stata una repentina crisi della carta stampata. I numeri emersi nel 2025 sono in calo per tutti in Italia, salvo Il Fatto Quotidiano.

In base alle ultime indiscrezioni ci sarebbe una trattava ben avviata da Exor con il Gruppo Nem, ossia Nord Est Multimedia, a cui già nel 2023 Exor aveva venduto alcuni quotidiani. Nem è guidata da Enrico Marchi. Il colosso è di proprietà di Kyriakos Kyrakou, un greco che ha ricoperto il ruolo di editore per Antenna TV, con filiali anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Dietro alla proposta vi sarebbero i capitali in arrivo dall’Arabia Saudita, un paese che ha grandi interessi nell’investire in Europa. L’Italia sta finendo sempre più in basso con pochissime proposte di lavoro per i cittadini.