I modelli delle case cinesi continuano a conquistare la clientela, ed un nuovo SUV è pronto per entusiasmare il pubblico grazie ad un prezzo super e ad un’autonomia mai vista prima. Ecco i suoi segreti.
Mentre la crisi del mercato dell’auto spopola in Europa, la Cina continua a fare passi da gigante, conquistando la fiducia della clientela. La sensazione è che i marchi del paese del Dragone siano sempre più aggressivi, con prezzi di lancio bassi e tecnologie molto raffinate, sia in termini di full electric che di modelli Plug-In Hybrid. Quest’ultima pare essere la tecnologia sulla quale le case cinesi abbiano puntato per l’Europa, ben coscienti di quanto l’elettrico non abbia presa dalle nostre parti.

Il colosso che più fa paura alla concorrenza è la BYD, che continua a portare novità a raffica sul mercato. La novità più recente è il SUV Atto 2, che è disponibile sia in versione full electric che Plug-In Hybrid. Al momento, sarà disponibile solo nel Regno Unito, ma è probabile che arriverà presto anche in Italia. Andiamo, a questo punto, a scoprire quali sono i suoi segreti, ed anche un prezzo eccezionale che è disponibile per i clienti.
BYD, il SUV Atto 2 a soli 16.900 euro con gli incentivi
Secondo quanto reso noto, la BYD Atto 2 Active full electric sarà in vendita a soli 16.900 euro con gli incentivi statali, mentre il prezzo di listino è pari a meno di 30.000 euro. Tornando per un attimo alla variante Plug-In Hybrid, che tutti attendono in Italia, il risultato tecnologico raggiunto è davvero eccezionale. Il segreto sta infatti in un’autonomia molto imponente, che potrebbe convincere la clientela a sceglierla, nel caso in cui dovesse effettivamente arrivare dalle nostre parti.

Nello specifico, l’autonomia garantita da un pieno di benzina ed uno di elettricità sarà nell’ordine dei 1.000 km, così da cancellare, una volta per tutte, quell’ansia da ricarica che da sempre caratterizza le auto completamente elettriche. BYD, tra incentivi e sviluppo tecnologico, continua a farsi ben volere nel continente europeo, e la concorrenza dovrà correre ai ripari per non essere del tutto scavalcata dalla potenza cinese in futuro.





