In una fase di flessione del car market, gli eredi della famiglia di Berlusconi hanno diversificato il portfolio aziendale con investimenti nei motori.
Famiglie come dinastie reali, l‘old money, che si rinnovano ed investono in nuovi settori. Il compianto Presidente Silvio Berlusconi ha lasciato una eredità morale prima ancora che finanziaria ai suoi figli, pensando proprio a tutto. Dopo aver costruito un impero anche attraverso le reti televisive private, editoria e costruzioni, l’imperativo in casa Berlusconi è diversificazione delle attività al fine di creare nuovi canali produttivi di guadagno, battere nuove strade e superare vecchi confini burocratici.
Come gli eredi si stanno muovendo sull’ esempio del padre? Affari di famiglia: Fininvest, con i suoi ricchi dividendi, con la guida affidata a Marina e Pier Silvio (legati a un patto, controllano il 52% del capitale e il 76% dei diritti di voto) ma con tutti i fratelli in consiglio di amministrazione sta continuando a dare frutti. Quest’anno ai tre fratelli andranno circa 48 milioni di cui oltre 21 nella Holding Italiana Quattordicesima. Dunque sono due le holding dei Berlusconi junior: Holding Quattordicesima ancorata alla partecipazione (21,4%) in Fininvest e H14 proiettata agli investimenti in aziende innovative.
Il nuovo business della famiglia Berlusconi
Ma non solo Finivest per gli eredi del Cavaliere. Nata come family office e gradualmente trasformatasi in piattaforma per gli investimenti, con un attivo di 454 milioni a fine 2023, l’H14 “concentra le proprie risorse su attività operative in settori strategici, acquisendo partecipazioni dirette in società non quotate e investendo in un portafoglio diversificato di strumenti finanziari, in molti casi selezionati con il supporto di primari Istituti finanziari italiani ed esteri”.
Ma i Berlusconi vogliono fare di più molto di più, spiazzando gli Elkann e con una strategia aziendale, sono arrivate le partecipazioni in SumUp, Flixbus e GetyourGuide. Il futuro lo si investe anche sulla mobilità su gomma. L’immagine del Presidente è sempre viva, faro di ottimismo e di quella imprenditoria italiana che sfida burocrazie e difficoltà con colpi di genio, con coraggio.
