Quante società hanno investito miliardi nella produzione di batterie per le auto elettriche? Ora un major ha annunciato la bancarotta.
La crisi del settore elettrico sta facendo dei danni enormi. I lavoratori, dopo i proclami politici sul green, avevano creduto possibile e futuribile un inserimento nella filiera. C’era tutta l’intenzione di trovare spazio in un ambiente che avrebbe dovuto crescere. Dopo un hype inziale la quota di auto elettriche vendute si è abbassata e i prezzi sono rimasti proibitivi. Le EV avrebbe dovuto costare poco arrivati quasi al 2026, a soli 10 anni dalla dead line sui motori termici prevista nel Vecchio Continente.
Sono tantissimi i marchi che, seguendo il diktat di Elon Musk con Tesla, hanno deciso di proporre modelli alla spina. Il risultato? Sono state lanciate auto che non trasmettono sensazioni positive già al primo sguardo. Le EV sono quasi tutte simili tra loro, risultano pesanti e poco piacevoli alla guida. Si tratta di mezzi imbotti di tecnologia che allontanano il purista e per di più hanno il problema dell’autonomia. Grossi gruppi hanno investito cifre importanti per creare batterie più leggere e con autonomia più elevate. Con la crisi del settore stanno fioccando le cattive notizie. Un grosso player del mercato delle batterie è arrivato alla bancarotta.
Dramma per i lavoratori di Northvolt
Da qualche mese non era in buone acque la prima fabbrica europea di batterie per EV. Avrebbe dovuto battere i migliori competitor al mondo, ma con la crisi del Vecchio Continente è già fallita. Le redini del progetto li avevano ex dirigenti Tesla, gente d’esperienza e c’era tutto il sostegno di grandi produttori di auto come Volvo e Volkswagen.

Con finanziamenti da oltre 15 miliardi di euro derivanti anche dalla Banca Centrale Europea, ora la situazione si è fatta critica. Lo stabilimento di Skelleftea, in Svezia, ha raggiunto una capacità produttiva all’1%. La dipendenza da Cina, Giappone e Corea nella catena di approvvigionamento ha distrutto tutto. La domanda è blanda sull’elettrico e in futuro non sembrano esserci svolte.