Un altro pezzo di storia d’Italia viene venduto: dramma per il famoso Gruppo

L’Italia sembra ormai non riuscire a più tenersi stretta i propri gruppi industriali, ed un’altra storica realtà del nostro paese è vicina alla vendita. Ecco di quale si tratta e chi sono i nuovi acquirenti.

C’era una volta l’Italia che fungeva da punto di riferimento nel mondo dell’industria, protagonista in ogni settore possibile immaginabile, e che oggi sta cedendo tutto agli stranieri. Nel corso dell’estate, ha fatto discutere e non poco la vendita di Iveco agli indiani di Tata Motors, da parte della holding di John Elkann, vale a dire Exor. La notizia ha fatto storcere il naso agli italiani, e soprattutto ai lavoratori del gruppo, che ora non hanno certezze in chiave futura.

Azienda italiana altra vendita
Azienda italiana si mette male (ANSA) – Fuoristrada.it

Purtroppo, il fuggi fuggi dal nostro paese non è terminato, ed ora è il gruppo petrolifero IP che pare essere ad un passo dalla vendita ad una società azera. IP è un marchio commerciale del gruppo API, utilizzato per la distribuzione dei carburanti, ed è l’acronimo che sta ad indicare l’Italiana Petroli. Insomma, un’azienda italiana a tutti gli effetti, ma che potrebbe restare tale per poco. Andiamo a scoprire cosa c’è di concreto nella possibilità che possa essere venduta nel prossimo futuro.

IP, accordo per la vendita del gruppo petrolifero ad una società azera

La notizia tanto temuta è stata confermata in queste ultime ore. L’azienda italiana IP è stata ceduta per un accordo di 2,5 miliardi di euro alla società azera Socar, divenuta nota ai più per aver sponsorizzato per anni il Gran Premio dell’Azerbaijan di F1, che si corre a Baku. IP era una società controllata del gruppo API della famiglia Brachetti Peretti. L’annuncio del valore della vendita è stato diffuso dalla “Reuters“, una fonte che difficilmente commette errori su tematiche di questo genere. Nella cifra di 2,5 miliardi di euro, sono inclusi anche 500 milioni di liquidità netta presenti nei conti dell’azienda italiana.

IP passa ad una società azera
IP logo (ANSA) – Fuoristrada.it

L’accordo, secondo quanto emerso, riguarda ogni tipo di asset della compagnia, ovvero le raffinerie di Falconara Marittima e Trecate, una rete di ben 4.500 stazioni di servizio a marchio IP, una capacità di stoccato stimata in circa 5 milioni di metri cubi ed anche i contratti di lavorazione con la raffineria Alma di Ravenna. Chi ha venduto ha concluso sicuramente un buon affare, ma per l’Italia e la sua industria è l’ennesima operazione che non fa certo ben sperare in vista dei prossimi anni. Nulla è più nelle nostre mani.

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