Truffa in Italia al distributore, imbarcata acqua al posto del carburante: come non farsi fregare

Una storia a dir poco incredibile viene direttamente dall’Italia, dove un automobilista si è ritrovato a dover spendere una cifra non da poco per riparare il danno subito. Non mancano altri casi molto simili.

Per gli automobilisti, recarsi al distributore è un’operazione alquanto abituale, dal momento che c’è frequente bisogno di rabboccare il gasolio o la benzina, ma anche il GPL. Tuttavia, a volte le cose non vanno come ci si potrebbe aspettare, ed è per questo che è sempre bene prestare molta attenzione alle azioni che si compiono. Presso la stazione Esso Fratta Sud di Portogruaro, alle porte di Venezia, è accaduto qualcosa di assurdo, che ha causato danni non da poco ad un veicolo.

Carburante clamorosa truffa
Carburante brutta sorpresa – Fuoristrada.it

Intervistato a “20 Minuten TG“, il protagonista del racconto ha detto che quanto accaduto è una vergogna assoluta, un episodio di una gravità senza precedenti. Parliamo di uno svizzero che stava facendo il pieno di gasolio, per un conto di 102,29 euro, ma è subito dopo aver acceso il motore che è materializzato l’incubo peggiore di tutti gli automobilisti. La vettura ha perso potenza e sul cruscotto si è accesa una spia. L’auto è stata trainata presso l’officina più vicina, dove la scoperta è stata catastrofica.

Carburante, la storia di uno svizzero che imbarca acqua e non gasolio

In base al racconto dell’automobilista svizzero, è stato svolto un controllo di routine, dove è emerso qualcosa di assurdo. Nel serbatoio non c’era gasolio, ma era stato riempito con dell’acqua, come da lui stesso rivelato: “Non sapevo cosa fare e quali costi avrei dovuto affrontare“, ha affermato lo sfortunato protagonista della vicenda, che pare si stesse recando in Croazia, forse per delle vacanze. Dopo tre ore di controlli e lavori sulla vettura, è arrivata la risposta, ed il conto è stato molto più salato di quanto si potesse aspettare.

Distributore acqua al posto del gasolio
Distributore in mostra – Fuoristrada.it

Infatti, ha dovuto pagare ben 1.200 euro per il carro attrezzi, un nuovo filtro del carburante, lo smaltimento del carburante contaminato ed altri servizi. Insomma, una vera e propria beffa: “Chiederò al distributore il rimborso dei 102,29 euro del pieno, ma anche di tutti i costi di riparazione“. In base a quanto ha raccontato, se il rimborso non arriverà entro 10 giorni scatterà la denuncia e chiamerà un avvocato, avvisando la compagnia assicurativa e le associazioni dei consumatori, ma al momento non ha ricevuto ancora risposte. Pare che presso il distributore situato nei pressi di Venezia non si tratti del primo caso, con tante recensioni negative pubblicate su Google che lo testimoniano.

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