Stellantis, la fuga dall’Italia terrorizza i lavoratori: John Elkann fa ancora discutere

Il gruppo Stellantis è l’unico produttore di auto su larga scala in Italia, ma pare che l’interesse di produrre ed investire dalle nostre parti sia ai minimi storici. Ora la situazione si fa incandescente.

La situazione del gruppo Stellantis non è delle migliori, a causa di una crisi che ormai perdura da oltre due anni. All’interno del colosso automobilistico di cui John Elkann è il presidente c’è stata una vera e propria rivoluzione, con Carlos Tavares che a dicembre scorso ha rinunciato al ruolo di CEO. Ad inizio estate, è stato annunciato Antonio Filosa al suo posto, un buon segnale per l’Italia, un paese in grave crisi sul fronte dell’industria automobilistica.

John Elkann la fuga di Stellantis fa paura
John Elkann presidente di Stellantsi (ANSA) – Fuoristrada.it

Secondo quelle che sono le previsioni, c’è il rischio che in Italia vengano assemblati meno di 400.000 veicoli nel 2025 tra auto e mezzi commerciali, un dato a dir poco drammatico e che ci riporterebbe ai numeri degli anni Cinquanta, quando la motorizzazione di massa era solo ai suoi albori. Stellantis ha ridotto gli investimenti nel nostro paese, preferendo puntare su altri lidi, laddove la produzione costa meno. Tale soluzione, di certo, non sta facendo gli interessi dei lavoratori, ormai privi di qualsiasi forma di certezza in chiave futura.

Stellantis, gli investimenti all’estero causano malcontento in Italia

La crisi ha costretto il gruppo Stellantis ad usare qualsiasi mezzo per provare a ridurre i costi, tra cui la delocalizzazione della produzione in paesi in cui la manodopera costa meno. Non è un caso che la FIAT 600 nasca Tychy, in Polonia, la Grande Panda a Kragujevac, in Serbia, e che le nuove Giga Panda e Panda Fastback saranno prodotte a Kenitra, in Marocco. John Elkann ha parlato della volontà di rilanciare la produzione nel nostro paese mediante il nuovo Piano Italia, ma dalle parole è arrivato il momento di passare ai fatti. Pensate che la bellezza 20.000 dipendenti del gruppo, su un totale di 32.000 in Italia, sono sottoposti, al giorno d’oggi, al regime di cassa integrazione, un dato che deve far riflettere.

Stellantis Kragujevac si investe all'estero
Stellantis Kragujevac in mostra (ANSA) – Fuoristrada.it

Stellantis ha proposto a molti lavoratori italiani di andare a lavorare a Kragujevac sulla nuova Grande Panda, aggiungendo un’indennità di 70 euro al giorno allo stipendio attuale. Samuele Lodi, responsabile del settore automotive per il sindacato Fiom Cgil, ha così commentato la notizia ad “Il Fatto Quotidiano: “Stellantis ha un problema di competenze in Serbia, necessità di più esperienza e potrebbe avere, in prospettiva, un problema di richiesta dal mercato superiore alle forze disponibili. Ecco perché pensando anche al Marocco per trasferire la produzione della Grande Panda.

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