La crisi del gruppo Stellantis è sempre più preoccupante, ed ora viene richiesto un aiuto da parte dello Stato italiano per tentare di salvare gli stabilimenti. Ecco tutti i dettagli.
Il mercato dell’auto procede sempre più a rilento, ed in Italia la situazione si è fatta drammatica sotto il punto di vista produttivo ed occupazionale. Stellantis rischia di produrre meno di 400.000 veicoli nel corso di quest’annata, facendo peggio di un 2024 che era già stato molto deludente. In Abruzzo, presso lo stabilimento di Atessa dove vengono prodotti i veicoli commerciali, ben 600 dipendenti hanno accettato la proposta di uscita anticipata dall’azienda, mediante l’incentivo per andare in pensione prima del tempo.
Stellantis sta tagliando di continuo la propria forza lavoro, e l’Abruzzo è una delle regioni che vede il proprio futuro in campo autoctone più a rischio. L’Abruzzo impiega ben 22 mila addetti nella filiera automotive, soprattutto nella provincia di Chieti, dove è situato lo stabilimento di Atessa. L’indotto, nel 2024, ha prodotto un fatturato di ben 7 miliardi di euro, pari al 13% del PIL industriale di tuta la regione. Ben 660 aziende forniscono componenti al colosso di John Elkann, e 50 di esse si trovano proprio in Abruzzo, soprattutto nella Val di Sangro, da dove parte il 48% delle esportazioni. Il futuro però è a forte rischio.
Tiziana Magnacca di Fratelli d’Italia, assessore alle Attività produttive, che ha preso parte al Salone di Monaco di Baviera, l’IAA Mobility 2025, ha manifestato tutta la propria preoccupazione: “Se l’Europa non cambierà rotta sull’elettrico, le nostre fabbriche chiuderanno alla fine, e diventeremo dei consumatori di sole auto cinesi. Sembra si inizi a capire che serve flessibilità e che è necessario sostenere le imprese nei processi di innovazione tecnologica per sostenerne la competitività. L’Europa deve ascoltare i territori, ovvero le regioni, ed ognuno deve scegliere la tecnologia più opportuna, purché non si abbandoni l’obiettivo delle emissioni zero, ma l’Europa non può costringerci ad una transizione elettrica prematura“.
Nell’intervista riportata dal sito web “IlCentro.it“, Magnacca ha richiesto un sostegno a Stellantis in Abruzzo da parte del Governo: “A Bruxelles è in corso il tavolo sull’automotive della Commissione europea e ci aspettiamo che la nostra proposta venga presa in considerazione e trasferita in un regolamento. Chiediamo a questo punto che, per sostenere l’industria dell’auto, una deroga per consentire un’iniezione di denaro puro nelle imprese. Si tratterebbe di ciò che è già stato fatto durante la pandemia di Covid-19 e per l’emergenza energetica nata dopo lo scoppio della guerra in Ucraina“.
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