Continua la sarabanda dei richiami nel mondo dei motori, ed è ancora una volta un gigante del settore a finirne coinvolto. Un noto SUV alimentato a gasolio accusa un grave guasto e va riparato.
I richiami sono sempre più frequenti nel mercato dell’auto, e la cosa è molto preoccupante. Nonostante il miglioramento delle varie tecnologie a disposizione, i costruttori hanno a che fare con guasti di ogni tipo, ed i grandi marchi sono tra i più coinvolti. Negli USA, ad esempio, la Ford ha già effettuato oltre 100 campagne di richiamo nel corso del 2025 e rischia di battere ogni record, mentre la Tesla, nel 2024, aveva richiamato oltre 5 milioni di auto per problemi di ogni genere.
Anche in Europa accadono cose di questo tipo, e lo sa benissimo il gruppo Stellantis, divisa tra lo scandalo dei motori PureTech e quello degli airbag Takata. La Toyota ha di recente richiamato quasi un milione di veicoli per lo spegnimento del display digitale a bordo, ed ora c’è un nuovo colosso che dovrà rapidamente fronteggiare una situazione di allarme. Ad essere colpita è la General Motors, con uno dei suoi SUV più noti che è finito sotto accusa per un guasto tecnico molto serio.
SUV, General Motors richiama la Chevrolet Tahoe per rischio incendio
Secondo quanto riportato dal sito web “Autoevolution.com“, notoriamente molto affidabile per questo genere di episodi, General Motors dovrà procedere al richiamo del SUV Chevrolet Tahoe per rischio incendio, un problema di grande portata per il gigante di Detroit. I modelli colpiti dal problema sono stati prodotti tra il 2021 ed il 2024, e sono equipaggiati dal motore turbodiesel a sei cilindri in linea Duramax da 3,0 litri. Già nel mese di giugno scorso, un concessionario Chevrolet aveva informato General Motors di aver ricevuto un serbatoio di carburante sospetto.

Il design era infatti differente da quello originale, ed è da qui che è partita un’indagine di grande portata. Secondo quanto emerso, sono state effettuate almeno 12 sostituzioni errate, che comportano il rischio di perdita di carburante, con il pericolo di poter causare qualche incendio. I proprietari dei SUV coinvolti saranno informati del richiamo entro e non oltre il 3 di novembre prossimo, nella sincera speranza che nel frattempo non si verifichino episodi più gravi.