In Italia non mancano famiglie che hanno enorme potenziale economico, ed oggi porremo a confronto la ricchezza di Gianni Agnelli e quella di Silvio Berlusconi. Si parla di patrimoni miliardari in entrambi i casi.
L’Italia è da sempre culla di tanti imprenditori di successo, che anche partendo da zero, sono riusciti a costruire dei veri e propri imperi. Nella giornata odierna, metteremo a confronto il patrimonio di Gianni Agnelli con quello di Silvio Berlusconi, nel tentativo di scoprire chi sia il più ricco tra i due. L’Avvocato ha reso grande la FIAT in tutto il mondo ed era molto legato anche alla Juventus, mentre l’ex Presidente del Consiglio, come sappiamo, ha dato il via ad una vera e propria epopea di trionfi per il Milan.
Dunque, parliamo di due imprenditori rivali nel mondo del calcio, ma che avevano tante caratteristiche in comune. Agnelli è morto nel lontano 2003, mentre Berlusconi ha lasciato questa terra poco più di due anni fa, spegnendosi per leucemia nel giugno del 2023. Nelle prossime righe, tenteremo di capire chi tra l’Avvocato e l’ex leader di Forza Italia poteva vantare una ricchezza maggiore, così da poter fare finalmente chiarezza su un tema molto discusso.
Agnelli, il confronto nel patrimonio con Silvio Berlusconi
La ricchezza di Gianni Agnelli è stata anche definita “L’oro del senatore”, dal momento che poteva vantare su una riserva d’oro impressionante, in una banca di Basilea, per poi spostarla a Ginevra, sempre in Svizzera. Il tesoro lasciato agli eredi era di circa 20 miliardi di euro, con 10 miliardi di oro ed il restante rappresentava una collezione di arte. Insomma, si parla di cifre davvero impressionanti, che rendono bene l’idea di quanto fosse forte il potenziale economico dell’ex capo della FIAT. Secondo quanto emerso in base alle analisi di Forbes, Silvio Berlusconi poteva vantare una ricchezza non certo da poco.

In particolare, prima della scomparsa aveva accumulato un patrimonio di 7,1 miliardi di dollari, comunque inferiore a quello dell’Avvocato. Ciò lo aveva reso il 352esimo uomo più ricco del mondo ed il terzo più ricco d’Italia, con la cassaforte dell’ex Premier che era rappresentata dalla Fininvest, che detiene il reparto azionario della famiglia ed era controllato al 61% da Berlusconi stesso.